(ANSA) - ROMA, 9 FEB - Dal dopoguerra ad oggi i territori dimontagna hanno subito ''spopolamento e abbandono'': se lapopolazione italiana negli ultimi 60 anni è cresciuta di circa12 milioni di persone, la montagna ne ha perse circa 900 mila,con la crescita che si è concentrata in pianura (8,8 milioni diresidenti) e collina (circa 4 milioni). Questo uno dei dati cheemerge dal rapporto 'La montagna perduta' realizzato da CER(Centro Europa Ricerche) e tsm-Trentino school of management,presentato oggi al Senato. Il rapporto fa presente, tra l'altro, che ''lo spopolamentodelle aree montane è un processo non uniforme, perché in dueregioni, il Trentino-Alto Adige e la Valle d'Aosta, lapopolazione è aumentata. La dotazione di infrastrutture,un'accessibilità maggiore ai servizi pubblici essenziali(sanità, istruzione, trasporti), una qualità della vita civileelevata ne hanno determinato la crescita''. Inoltre nel reportviene evidenziato che ''la montagna non è condannatadall'orografia ma dalle politiche pubbliche''.
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