BRUXELLES - "Otterremo cambiamenti e progressi solo se le autorità locali e regionali saranno trattate come partner strategici nell'attuazione e nel monitoraggio del pacchetto Unione dell'uguaglianza". Così la commissaria europea per l'uguaglianza, Helena Dalli, si è rivolta oggi ai membri del Comitato delle Regioni riuniti per la plenaria.
"La lotta contro la discriminazione e la promozione dell'uguaglianza è una responsabilità condivisa che richiede sforzi congiunti e risoluti da parte di tutte le istituzioni Ue", ha detto Dalli. I membri del Comitato hanno insistito su un maggiore sostegno finanziario e politico da parte dell'Ue e degli Stati membri per attuare politiche di inclusione a livello locale e regionale.
D'accordo anche il presidente del CdR, Apostolos Tzitzikostas, che ha sottolineato come il Covid abbia colpito "le comunità emarginate in modo sproporzionato". "Come leader locali - ha aggiunto -, è nostro dovere promuovere l'uguaglianza".
"Uno degli obiettivi principali degli Stati membri dev'essere affrontare meglio il crescente antisemitismo" così come "i cristiani nel mondo perseguitati" perché "questo minaccia le nostre tradizioni e le nostra fondamenta valoriali". Lo ha detto Matteo Bianchi, consigliere comunale leghista di Morazzone (Varese), rivolgendosi alla commissaria europea per l'uguaglianza, Helena Dalli, durante il dibattito dedicato a discriminazione e inclusione nella plenaria del Comitato delle Regioni.
"Il modo migliore per assicurarci che la tolleranza prevalga nelle nostre società è investire nell'istruzione dei nostri figli e avere sistemi giuridici resilienti. Gli strumenti per farlo sono giustamente nelle mani dei 27 Stati membri", ha sottolineato Bianchi, che ritiene "positivo che l'Ue stia cercando modi per assistere i Paesi europei nei loro sforzi", ma si dice "non sono convinto dei metodi proposti: ovvero minacciando sanzioni e creando un maggior numero di agenzie e nuove figure dell'Ue."
Il Comitato europeo delle Regioni, riunito in plenaria, ha discusso e approverà entro domani due pareri legati al pacchetto 'Unione per l'uguaglianza': uno sulla strategia europea per i diritti delle persone con disabilità e l'altro sul piano antirazzismo dell'Ue.
Nel primo parere, preparato dalla sindaca di Ciampino, Daniela Ballico (Fratelli d'Italia), si sottolinea che la disabilità è associata a un maggior rischio di povertà, esclusione e depressione, e si chiede l'inclusione dei territori nel processo decisionale e il monitoraggio della strategia Ue attraverso indicatori efficaci.
"Sono fortemente convinta che Comuni e Regioni svolgano un ruolo fondamentale nelle politiche sociali e debbano essere messi in condizione di essere riconosciuti realmente dal cittadino come organi in grado di fornire risposte concrete e come primo supporto istituzionale alle necessità più immediate", ha detto Ballico, sottolineando che "c'è bisogno di una politica attenta ai 'caregiver', soprattutto per quanto riguarda le donne".
Nel parere sull'antirazzismo, sotto la responsabilità della svedese Yoomi Renström (Socialisti), si chiede il riconoscimento degli enti locali nella progettazione, attuazione e monitoraggio dei pertinenti piani d'azione nazionali. "Un'Unione dell'uguaglianza - ha detto Renström - è un'Unione di cui tutti possiamo essere orgogliosi, un'Unione che consente a tutti i suoi cittadini di prosperare".
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