STRASBURGO - Il Parlamento europeo ha condannato fermamente l'intervento militare turco nel nord-est della Siria e ha chiesto alla Turchia di ritirare tutte le forze dal territorio siriano. Nella risoluzione non legislativa approvata oggi, per alzata di mano, i deputati esprimono la propria solidarietà al popolo curdo, respingono con fermezza la proposta della Turchia di istituire una "zona di sicurezza" e invitano il Consiglio Ue a introdurre una serie di sanzioni e di divieti mirati.
I deputati hanno sottolineato l'importante contributo delle forze guidate dai curdi, in particolare da donne, nella lotta contro Daesh. Tuttavia, hanno espresso preoccupazione in merito alle notizie secondo le quali centinaia di prigionieri appartenenti all'organizzazione terroristica, tra cui numerosi combattenti stranieri, stanno fuggendo dai campi della Siria settentrionale a causa dell'offensiva turca, circostanza che aumenta il rischio di una nuova ascesa dell'Isis. Inoltre il Parlamento ritiene inaccettabile che il Presidente turco Recep Tayyip Erdoğan utilizzi i profughi come arma per ricattare l'Ue.
Viene chiesto al Consiglio Ue di introdurre una serie di sanzioni e di divieti mirati di concessione del visto, d'ingresso ai funzionari turchi responsabili delle violazioni dei diritti umani durante l'attuale intervento militare. Tra l'altro il Parlamento esorta il Consiglio a prendere in considerazione l'adozione di misure economiche contro la Turchia e la sospensione delle preferenze commerciali nel quadro dell'accordo sui prodotti agricoli. In ultima istanza, invita a considerare la sospensione dell'unione doganale Ue-Turchia.
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