(ANSA) - ROMA, 2 MAR - Tenuto all'oscuro e ingannato "da unmondo di pedofilia e di occultamento che non voleva disturbiallo status quo". Così il cardinale George Pell, già arcivescovodi Melbourne e Sydney e ora prefetto degli Affari economicidel Vaticano, si è difeso per la terza notte consecutiva davantialla commissione governativa australiana che lo sta interrogandoa Roma (con diretta tv in Australia) sui casi di pedofiliaavvenuti negli anni '70 e '80 nel Paese. Pell ha anche chiamatoin causa il suo predecessore a Melbourne, l'arcivescovo FrankLittle, ora defunto: "Non agì come avrebbe dovuto e non fornì leadeguate informazioni", ha detto nella sua lunga deposizione checontinuerà anche questa notte, con un orario più lungo. Intanto, le vittime dei preti pedofili, alcune presenti aRoma, hanno chiesto un incontro con Papa Francesco: "Vogliamo unimpegno per bimbi del passato e del futuro in modo che questicrimini non si ripetano più".
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