(ANSA) - ROMA, 12 OTT - Amore, guerra, Sicilia e soprattuttomafia secondo Pierfrancesco Diliberto (Pif). È quello cheracconta In guerra per amore del regista siciliano, una sorta diprequel dichiarato de La mafia uccide solo d'estate. Ancoradoppio registro per questo suo secondo film in sala dal 27ottobre in 400 copie con 01 e preapertura della XI edizionedella Festa di Roma: c'è la leggerezza da commedia, ma anche ladenuncia del fenomeno mafioso, o meglio di quel patto infame traalleati e mafia dopo lo sbarco in Sicilia nel 1943. "Il cosiddetto rapporto americano Scotten su come comportarsicon la mafia in Sicilia prima dello sbarco (farsela amica ocombatterla) - dice Pif - metteva già allora in guardia sulpericolo di allearsi con la criminalità da parte delle forzealleate perché gli effetti sull'isola potevano prolungarsi, comeè accaduto, per anni e anni". Dal regista anche una battuta sulpiù volte promesso ponte sullo stretto di Messina: "In un paesenormale si sarebbe già fatto, ma l'Italia, si sa, non lo è".
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