BRUXELLES - Via libera dalla commissione per gli Affari costituzionali dell'Eurocamera alla proposta di riforma del sistema elettorale europeo per definire standard elettorali minimi e per la creazione di un collegio elettorale unico per tutta l'Unione europea.
Nella proposta della commissione, approvata con 19 voti favorevoli, 9 contrari, gli eurodeputati suggeriscono che ogni elettore abbia due voti, uno per eleggere i deputati nelle circoscrizioni nazionali e uno in una circoscrizione a livello di Unione europea.
Il testo fissa inoltre il 9 maggio come giornata di votazione europea comune in tutti gli Stati membri.
Stando alla relazione gli elenchi di candidati per le elezioni europee saranno presentati da entità elettorali europee, che potranno essere coalizioni di partiti politici nazionali o direttamente partiti politici europei. Questi elenchi dovranno rispettare la rappresentanza geografica in modo che gli Stati membri più piccoli non siano svantaggiati concorrenziali. Secondo gli standard elettorali minimi stabiliti dalla relazione ogni cittadino dell'Unione Europea di età superiore ai 18 anni dovrebbe avere il diritto di candidarsi e per le liste dovrebbe essere introdotta una soglia elettorale obbligatoria di almeno il 3,5% per i grandi collegi (quelli con almeno 60 seggi). Ci dovrebbe infine sempre essere la possibilità del voto per corrispondenza, in modo che ad esempio i cittadini che risiedono in paesi extra Ue possano esercitare il proprio diritto di voto e la parità di genere dovrebbe essere obbligatoria nelle liste di candidati.
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