(ANSA) - ROMA, 16 FEB - La famiglia Regeni, attraverso ilproprio legale, "smentisce categoricamente ed inequivocabilmenteche Giulio sia stato un agente o un collaboratore di qualsiasiservizio segreto, italiano o straniero". "Provare ad avvalorarel'ipotesi che Giulio Regeni fosse un uomo al serviziodell'intelligence - prosegue la famiglia - significa offenderela memoria di un giovane universitario che aveva fatto dellaricerca sul campo una legittima ambizione di studio e di vita". Intanto a Il Cairo, due nuovi testimoni sono stati sentiti dallapolizia egiziana, alla presenza di investigatori italiani,nell'ambito dell'inchiesta sull'omicidio di Giulio Regeni. Sitratta, secondo quanto si è appreso a Roma, di due inquilini delpalazzo in cui viveva il ricercatore italiano. Sarebbero staticonvocati per chiarire le circostanze, riferite da altritestimoni la cui attendibilità è tuttora oggetto di verifica,della presunta richiesta di informazioni su Regeni fatta dasconosciuti all'interno dell'immobile.
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