(ANSA) - ROMA, 22 FEB - La decisione di assumere al SanCamillo di Roma medici dedicati all'interruzione di gravidanza,impedendo loro dunque l'obiezione di coscienza, "snatural'impianto della legge 194 che non aveva l'obiettivo di indurreall'aborto ma prevenirlo. Predisporre medici appositamente aquesto ruolo è una indicazioni chiara". Lo dice all'ANSA donCarmine Arice, direttore dell'Ufficio nazionale per la pastoraledella salute della Cei, che sottolinea: "Così non vienerispettato un diritto di natura costituzionale quale èl'obiezione di coscienza". "Il ministero della Salute - aggiungedon Arice - ha fatto recentemente un'indagine appurandoche il numero di medici non obiettori risulta sufficiente percoprire ampiamente la domanda" di interruzioni volontarie digravidanza. "Tutto questo - commenta il direttore dell'ufficiodella Pastorale sanitaria della Cei - fa molto dubitare sullabontà di questo provvedimento". Infine auspica che "i medicidicano con coscienza e con autorevolezza la loro opinione".
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