(ANSA) - NEW YORK, 9 SET - I Sioux sempre più sul piede diguerra. Un giudice federale ha infatti stabilito che si vaavanti col progetto del controverso oleodotto in North Dakota,respingendo la richiesta dei nativi e delle associazioniambientaliste di fermare i lavori. Il rischio di una vera e propria rivolta adesso è reale, dopoche da settimane vanno avanti le proteste con decine di arresti.L'odiato oleodotto è fortememte voluto dai colossi energetici.Secondo il progetto costerà 4 miliardi di dollari, saràsotterraneo e lungo quasi duemila chilometri, correndo dal NorthDakota fino all'Illinois, atraversando in tutto quattro stati. Per gli ambientalisti in caso di perdite o rotture si rischiadi inquinare le falde del fiume Missouri, e quindi irifornimenti idrici della popolazione locale. Ma agli occhi deiSioux si tratta anche di una grave profanazione delle terresacre degli avi, quelle praterie dove generazioni di loroantenati hanno vissuto, cacciato i bisonti e trovato sepoltura.
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