BRUXELLES - "Definizione comune del reato di stalking a livello europeo, sensibilizzazione e monitoraggio del fenomeno, inserimento dello stalking nei reati del Mandato d'Arresto Europeo". Lo ha chiesto Lara Comi, europarlamentare di Forza Italia e vicepresidente del Gruppo Ppe, nella sua relazione al Parlamento Europeo riunito in seduta plenaria a Bruxelles nel corso del dibattito sui crimini di stalking e sulla protezione delle vittime. "Vivo in prima persona questo problema insieme a tante altre donne - ha affermato Comi nell'emiciclo di Bruxelles - una piaga che rientra nel più ampio tema della violenza basata sul genere e che è ancora troppo sottovalutata, se attualmente solo 21 Stati membri su 28 riconoscono giuridicamente il reato di stalking, troppo spesso confuso con le molestie".
Comi chiede pertanto un'armonizzazione a livello europeo del reato di stalking, trovando sponda negli interventi dei rappresentanti dei vari gruppi ma anche del commissario Ue alla giustizia e all'uguaglianza di genere Vera Jourova, che ha parlato della necessità di una "armonizzazione al rialzo" su questo tema. "Sono soddisfatta dell'esito di questa discussione - ha chiosato Comi -. Ora occorre andare avanti con determinazione a fare pressione per ottenere l'adesione dell'Unione e di tutti i singoli Stati membri alla Convenzione di Istanbul e per una definizione comune a livello europeo del reato di stalking".
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