STRASBURGO - Il Belgio non deve reintrodurre la detenzione per i minori migranti, una pratica contraria al rispetto dei loro diritti, e che potrebbe essere riutilizzata ora che il Paese ha terminato di costruire dei centri di detenzione vicino all'aeroporto di Bruxelles. A formulare la richiesta in una lettera inviata al segretario di stato per le migrazioni e l'asilo, Theo Francken, è il commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa, Dunja Mijatovic.
"Negli ultimi 10 anni il Belgio ha investito in misure alternative che rispettano i diritti umani dei minori diventando così un punto di riferimento per le buone pratiche in materia, ed esorto le vostre autorità a continuare con queste politiche e a non tornare ad adottare le pratiche del passato che mettono in pericolo i diritti dei minori", scrive il commissario. Citando anche documenti elaborati dalle Nazioni Unite, Mijatovic evidenzia che la detenzione dei minori durante le procedure d'immigrazione non può essere utilizzata neanche come 'ultima ratio'.
Nella lettera il commissario controbatte anche alla posizione del governo belga secondo cui le alternative alla detenzione delle famiglie con minori non avrebbero dato i risultati sperati. "Credo che questo problema potrebbe essere risolto aumentando gli sforzi per migliorare le alternative", scrive il commissario. "A tale proposito - conclude - attiro la vostra attenzione su uno studio appena adottato dal Consiglio d'Europa da cui emerge che se le alternative alla detenzione sono ben applicate possono accrescere l'ottemperanza con le procedure d'immigrazione e quindi essere uno strumento efficace di gestione dei flussi migratori".
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