BRUXELLES - Torino è un esempio di comune particolarmente impegnato sul fronte climatico, anche nel contesto del Covid. È quanto emerge dal report dell'associazione 'Climate Chance' sull'azione climatica a livello locale secondo il quale la città ha ridotto le proprie emissioni del 44% tra il 1990 e il 2017, grazie allo sviluppo del settore terziario ma anche alle sue politiche di mobilità e alla decarbonizzazione della rete di riscaldamento. Secondo lo studio mentre l'ambizione degli Stati nella lotta al cambiamento climatico ha dei limiti, ben 1.800 città hanno dimostrato risultati tangibili nonostante la pandemia.
"Gli ultimi risultati dei comuni europei coinvolti nel Patto dei sindaci per il clima e l'energia, che rappresentano il 15% della popolazione europea, superano gli obiettivi di riduzione delle emissioni fissati dagli Stati membri dell'Unione europea (-20% nel 2020), anche prima del scadenza", sottolinea Ronan Dantec, presidente dell'associazione Climate Chance. "Questi risultati - precisa Dantec - richiedono sostegno continuo" a città e regioni e una loro "migliore integrazione nelle strategie nazionali", che però finora mancano perché "gli Stati non stanno ancora integrando il potenziale di azione delle città e delle regioni nei loro piani nazionali".
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