Europa
Lunedì 27 Gennaio 2025
Tajani: "A breve i carabinieri italiani partiranno per Rafah"
"Partiranno tutti insieme da dall'Italia con un volo delle nostre forze armate.
BRUXELLES - A breve partiranno i carabinieri italiani per prendere parte alla missione militare europea presso il valico di Rafah, tra Gaza ed Egitto. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine del Consiglio Esteri. "Partiranno tutti insieme da dall'Italia con un volo delle nostre forze armate, questo è molto importante, è un impegno europeo, come abbiamo sempre chiesto, e anche un impegno dei nostri carabinieri che sono sempre stati presenti prima a Gerico, per l'addestramento della polizia dell'Autorità Nazionale Palestine", ha notato Tajani.
La missione europea Eubam Rafah aveva il compito di fornire una presenza terza al valico di Rafah tra la Striscia di Gaza e l'Egitto e di creare fiducia tra il governo di Israele e l'Autorità palestinese ed è stata sospesa dopo lo scoppio delle ostilità. Con l'arrivo della tregua, sarà ripristinata. "L'Italia è pronta ad essere sempre più presente in Medio Oriente, da un punto di vista politico, ma anche con una presenza dei nostri militari in Palestina", ha aggiunto Tajani.
L'Italia, ha detto ancora, è "d'accordo" a investire fondi per la Difesa ma per arrivare al 2% serve "lo scorporo dal patto di stabilità" o altre misure comuni europee, "come i bond o una sorta di Mes per la difesa". "Purtroppo a causa del superbonus ora abbiamo dei problemi per le risorse", ha precisato. Sul futuro aumento dei target Nato Tajani ha detto che "per ora pensiamo ad arrivare al 2%, per noi è già difficile così".
Il ministro ha aggiunto ancora che con l'Austria e con il sostegno del Portogallo l'Italia ha inviato una lettera a Kaia Kallas per "aprire un dialogo con la Siria". "I primi segnali sono stati positivi, certamente valuteremo cosa accadrà nelle prossime settimane, nei prossimi mesi però riteniamo che si debba aprire un confronto", ha detto prima di raggiungere gli omologhi.
"La guerra dei dazi non conviene a nessuno, le guerre commerciali portano danni a tutti e devo dire che nei confronti dell'Italia anche in passato l'amministrazione Trump non ha avuto un atteggiamento aggressivo e se il buongiorno si vede al mattino, anche nei primi colloqui che abbiamo avuto, il presidente del Consiglio con Trump ed io con Rubio, credo che ci siano margini per un buon dialogo con gli Stati Uniti", ha continuato.
"È fondamentale che l'Ue consideri gli Usa come il suo alleato principale indipendentemente da sia chi il presidente, bisogna avviare un dialogo costruttivo", ha detto in un altro punto stampa a margine del Consiglio Affari Esteri Ue. "L'Italia può svolgere un ruolo molto positivo, può essere un primo ponte tra Bruxelles e Washington, come fece Berlusconi con Bush", ha spiegato Tajani che sul rischio di una Ue disunita di fronte all'amministrazione Trump ha riconosciuto un "colpa dell'Unione europea". "Dobbiamo essere in grado di rappresentare un altro forte pilastro di un'alleanza strategica, di fronte ad una pressione americana dobbiamo anche reagire con un sussulto di orgoglio: servono meno burocrazia e più azione".
Sulla missione Eubam a Rafah, ha aggiunto, "secondo me è di grande importanza, anche simbolica: c'è una presenza europea nel momento in cui c'è il cessate il fuoco per verificare il passaggio in quel valico e ci saranno i carabinieri italiani e a breve inizierà la missione". "Mi auguro che possa, come probabile, esserci anche una presenza della polizia dell'Autorità nazionale palestinese, che guarda caso è anche formata dai nostri carabinieri", ha auspicato. Il ripristino della missione è "un passo avanti", ha ribadito Tajani, che sull'inizio delle attività ha spiegato che sarà "questione di qualche giorno".
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