Nei guai a Piacenza anche un notaio e un' impiegata di banca
(ANSA) - PIACENZA, 14 APR - Circonvenzione di incapace, falsoideologico e falso: sono le accuse rivolte dalla Guardia diFinanza di Piacenza a un impresario di pompe funebri, un notaioe un'impiegata di banca. Dalle indagini, coordinate dalprocuratore della Repubblica Antonio Colonna, e' emerso che iltitolare di un'impresa di onoranze funebri, approfittando dellabuona fede di una ottantenne ricoverata in una casa di riposo,avrebbe trasferito su propri conti correnti personali titoliazionari per 337.000 euro.