BRUXELLES - L'Ue proroga fino al 15 marzo le sanzioni legate alle azioni condotte contro l'integrità territoriale dell'Ucraina. Le misure restrittive che sono state rinnovate oggi per sei mesi (blocco dei beni e divieto di viaggi) interessano 155 individui e 44 entità ritenuti responsabili di atti che violano o compromettono l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina. Con queste sanzioni l'Italia, con tutti gli altri Stati dell'Ue, ribadisce "il suo sostegno ai principi della convivenza internazionale ed il suo contributo al sistema di sicurezza europeo", spiegano fonti diplomatiche italiane a Bruxelles. Fonti che al tempo stesso evidenziano: "Abbiamo promosso un'azione circoscritta e mirata nei confronti dei responsabili di tali inaccettabili violazioni, senza rinunciare a far valere con fermezza la nostra contrarietà a proposte di sanzioni estese oltre i limiti della necessità e della proporzionalità. Il loro rinnovo per un arco temporale definito e limitato a 6 mesi, implica che tali misure siano soggette ad una discussione periodica e ad un riesame costante".
In particolare, si apprende, l'inclusione nella lista sanzionatoria dei 155 individui e delle 44 entità non incide sugli interessi italiani. E l'Italia ha comunque ottenuto di evitare l'ulteriore estensione dell'elenco dei soggetti sanzionati, per incentivare il dialogo con la Federazione Russa. "Abbiamo promosso un'azione quanto più circoscritta e mirata nei confronti dei responsabili di tali inaccettabili violazioni, senza rinunciare a far valere con fermezza la nostra contrarietà a proposte di sanzioni estese oltre i limiti della necessità e della proporzionalità. Il loro rinnovo per un arco temporale definito e limitato a 6 mesi - spiegano le fonti - implica al tempo stesso che tali misure siano soggette ad una discussione periodica e ad un riesame costante". "Per l'Italia, come per i nostri partner, le sanzioni restano quindi uno strumento, non un fine, per ristabilire la legalità internazionale. Per questa ragione il nostro Paese oggi ha confermato la sua adesione ad un approccio concordato con i nostri partner che sia utile ad incoraggiare il dialogo con tutte le parti coinvolte, come unica via per giungere ad una soluzione condivisa di sfide che riguardano tutta la comunità internazionale", evidenziano le fonti. "L'Italia - concludono le stesse fonti - continua ad ispirare il suo approccio alla Federazione Russa al principio del 'doppio binario': in parallelo alla fermezza, riteniamo opportuno mantenere e sviluppare ulteriormente il dialogo con la Russia, quale interlocutore indispensabile per affrontare le molteplici sfide globali e le crisi regionali che caratterizzano l'attuale congiuntura internazionale. Riteniamo altresì indispensabile rafforzare i già ricchi ed articolati legami con la società civile russa".
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