BRUXELLES - Da un lato la produzione locale, bio e 'free', dall'altro piatti pronti, snack e prodotti a basso prezzo. Sono le tendenze di consumo che determineranno i mercati agricoli Ue nel prossimo decennio secondo l'analisi del rapporto sulle prospettive 2019-2030, presentato dalla direzione generale agricoltura della Commissione europea. Le aspettative dei consumatori continueranno a essere la variabile principale in un mercato che conferma la tendenza alla crescita per i formaggi e l'aumento delle forniture Ue di cereali e colture proteiche, soprattutto per i mangimi.
Consumatori e cittadini premiano la sostenibilità della produzione e il benessere animale, ma al tempo stesso cercano la convenienza e sono attratti da prodotti come piatti pronti e snack, non sempre compatibili con i primi. A complicare la capacità di previsione ci sono le emergenze come quella della peste suina africana in Asia, che ha gonfiato i prezzi della materia prima anche del 40% in un anno, situazione ad alto rischio per gli allevatori Ue nel lungo periodo, una volta finita l'epidemia.
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