Venditti e Roma, un amore deluso

(ANSA) - ROMA, 28 APR - "E se nasce una bambina, poi, lachiameremo Roma", cantava Corrado Guzzanti nella parodia "Ilgrande raccordo anulare", dedicata a Antonello Venditti, ilcantautore simbolo della capitale. Non stupisce che, a coronarequesto amore, arrivi un romanzo autobiografico intitolato "Nellanotte di Roma", pubblicato da Rizzoli. Il punto di vista del cantautore è però quello di un romanodeluso "per quel modo di fare di dare una 'romanella', dimettere una toppa", ha spiegato, citando le opere incomplete diRoma come la Vela di Calatrava e la vicenda del palazzo crollatonel quartiere Flaminio. "Votare per chi, - si legge nel romanzo- votare perché?, non voglio essere usato per legittimarequalcosa che trovo illegittimo. A mio parere, Roma non è ancorapronta per le elezioni. Non ci sono le condizioni".

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