ROMA – Il portafoglio europeo dei vaccini anti-Covid si arricchisce di una nuova arma: l’Agenzia europea del farmaco (Ema) e la Commissione europea hanno infatti dato il via libera al vaccino dell’azienda statunitense Moderna, definito “efficace e sicuro”, dopo l’approvazione lo scorso 21 dicembre di quello di Pfizer-BioNtech. Dopo l’ok dell’Ue è arrivato anche il via libera da parte dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e già dalla prossima settimana è previsto l’arrivo in Italia delle prime dosi di Moderna, della cui distribuzione si occuperanno i militari: il piano della Difesa prevede lo stoccaggio nell’hub nazionale di Pratica di Mare e il trasporto nei vari centri di somministrazione con i mezzi militari.
Complessivamente, nei prossimi tre mesi, giungeranno in Italia 1,3 milioni di dosi Moderna, con cadenza settimanale: 100mila a gennaio, 600mila a febbraio e 600mila a marzo. Con l’autorizzazione condizionata all’immissione in commercio per Moderna da parte della Commissione europea saranno dunque due i vaccini utilizzabili in Europa (quello di Pfizer-BioNTech e quello di Moderna appunto), in attesa di altre autorizzazioni. Prossima potrebbe essere quella per il candidato vaccino di Oxford/AstraZeneca/Irbm, già in uso in Gran Bretagna.
Il vaccino Moderna “ci fornisce un altro strumento per superare l’attuale emergenza”, ha affermato Emer Cooke, direttore esecutivo Ema. Il farmaco è utilizzabile a partire dai 18 anni di età e nella sperimentazione su circa 30mila soggetti ha dimostrato un’efficacia del 94,1%, utilizza l’innovativa tecnologia dell’Rna-messaggero, come quello Pfizer, e richiede una doppia dose. Il vaccino rimane stabile a temperature standard di refrigerazione tra 2 e 8 gradi C per 30 giorni. Inoltre si prevedono condizioni di trasporto e conservazione a lungo termine a temperature standard del congelatore di -20 gradi C per 6 mesi. La stessa azienda rileva come l’Ema abbia assicurato una “valutazione rigorosa e indicazioni dettagliate” e la Commissione Tecnico Scientifica di Aifa si riunirà domani per esaminare il dossier sull’autorizzazione all’immissione in commercio in Italia e definire le modalità di utilizzo nel Servizio sanitario.
Soddisfatta la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen: “Con Moderna, avremo altre 160 milioni di dosi. Arriveranno altri vaccini. L’Europa si è assicurata fino a due miliardi di dosi di potenziali vaccini per il Covid-19, più che sufficienti, sicuri ed efficaci – ha assicurato – per proteggere tutti gli europei“.
Solo considerando Moderna e BioNTech-Pfizer, saranno garantite “460 milioni di dosi che verranno distribuite con velocità crescente nell’Ue e ne arriveranno altre”, ha rilevato la commissaria europea alla Salute, Stella Kyriakides. Si tratta di un avanzamento significativo anche secondo il ministro della Salute Roberto Speranza, per il quale “la sfida è ancora dura, ma quello di oggi è un altro importante passo avanti contro il virus”. Ma sarà con l’arrivo anche degli altri vaccini che ci sarà una vera accelerazione alla campagna vaccinale, ha rimarcato il consulente del ministro della Salute Walter Ricciardi: “Sono convinto che il vaccino AstraZeneca arriverà tra non molto, mentre nel secondo trimestre del 2021 dovrebbe arrivare anche quello Johnsson. Questo ci consentirà di incrementare la campagna vaccinale italiana. Solo allora saremo in grado di dare accelerazione e arrivare all’estate a vaccinare metà popolazione italiana e poi – ha detto – l’altra metà vaccinabile”.
Intanto, i ministri degli Esteri di 13 Paesi Ue hanno chiesto che l’Unione europea aiuti i Balcani occidentali e l’Ucraina ad avere equo accesso al portafoglio di vaccini europeo. L’Ue, sottolineano, “non potrà ritenersi al sicuro dal Covid-19 fino a quando anche i Paesi confinanti non potranno riprendersi dalla pandemia”.
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