BRUXELLES - Un'etichetta elettronica e uno standard unico nazionale di certificazione per la produzione vitivinicola sostenibile. E' il progetto Viva, nato nel 2011 da Ministero dell'ambiente e dal centro ricerca Opera dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza che oggi a Bruxelles ha presentato i primi risultati.
Viva considera l'informazione sulla sostenibilità ambientale come un elemento che amplia l'offerta di qualità del vino e oggi conta 40 aziende che hanno aderito al sistema di certificazione.
Il consumatore, grazie a un codice a barre sull'etichetta, può avere accesso a informazioni sull'impronta carbonio dei processi produttivi in vigna e cantina, impiego di pesticidi e fertilizzanti in campo, uso dell'acqua e misure a tutela di biodiversità e paesaggio. Il prossimo passo è l'integrazione di Viva con il Sistema di qualità nazionale produzione integrata (Sqnpi) del Ministero delle politiche agricole, obiettivo su cui è già al lavoro un gruppo interministeriale ad hoc e con altri marchi certificati privati nati negli ultimi anni.
Per saperne di più http://www.viticolturasostenibile.org.
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