Von der Leyen: "L'Ucraina nell'Ue anche prima del 2030"

La presidente della Commissione a Kiev per il terzo anniversario della guerra: 'Mantenga questo ritmo per le riforme"

BRUXELLES - L'Ucraina è "un esempio di merito, qualità e velocità" nell'iter di riforma e "se continuerà a questo ritmo" il suo ingresso nell'Ue "potrebbe essere prima del 2030". Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, a Kiev. "Sono profondamente colpita dalla rapidità e dalla qualità con cui l'Ucraina sta implementando le riforme e compiendo tutti i passi necessari" per entrare nell'Unione, ha sottolineato von der Leyen, elogiando a più riprese il "duro lavoro" svolto da Kiev "mentre combatte una guerra per la sopravvivenza" e la sua "volontà politica".

Il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, che ha partecipato alla visita del Collegio dei commissari in occasione del terzo anniversario della guerra, ha detto che "l'ingresso dell'Ucraina all'Ue sarà "la garanzia di sicurezza più importante per il futuro" di Kiev e "abbiamo già deciso che questo nuovo ciclo istituzionale" per l'Europa "sarà quello dell'allargamento".

"Quello che sta facendo l'Ucraina è impressionante perché sta scrivendo un nuovo manuale su come fare riforme in tempi di guerra", ha sottolineato Costa, facendo quindi riferimento anche al lavoro svolto dai Balcani occidentali e della Moldova per "realizzare l'allargamento". Dal canto loro, anche i ventisette Paesi Ue dovranno lavorare "per fare le riforme necessarie per accogliere questi nuovi Stati membri", ha aggiunto.

"È fondamentale che l'Europa partecipi ai colloqui di pace" non soltanto per rappresentare la posizione dei ventisette Paesi membri dell'Ue, ma anche quella dei partner "come Norvegia, Islanda e Regno Unito", ha precisato Costa.

Parlando nella conferenza stampa dopo l'incontro con i vertici europei il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ribadito l'auspicio "che gli Stati Uniti continuino a sostenerci, come tutti gli altri partner". È "importante" per l'Ucraina "non perdere l'unità tra Stati Uniti ed Europa".

"Se l'Ucraina cade tutti i Paesi simili al nostro", ovvero le ex Repubbliche sovietiche, "come l'Estonia, sono a rischio a causa delle politiche del Cremlino", ha detto Zelensky, ricordando come la Russia abbia giustificato l'invasione del Donbass o della Crimea come una "difesa di territori russi".

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