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Venerdì 19 Novembre 2010
Afghanistan/ 'Il piccolo Principe' contro i talebani
Afghanistan/ 'Il piccolo Principe' contro i talebani Tradotto in dari per l'iniziativa di una collezionista spagnola
Roma, 19 nov. (Apcom) - Anche 'Il piccolo Principe' di Antoine de Saint-Exupery può favorire la sicurezza dell'Afghanistan, contrastando l'influenza dei talebani sulla popolazione. Ne è convinta l'avvocatessa spagnola, Fuencisla Gozalo, promotrice della traduzione in dari, il dialetto del farsi più parlato in Afghanistan, del libro e della sua distribuzione nella provincia di Baghdis, nel nord-ovest del Paese, dove sono impegnate le truppe spagnole.Gozalo colleziona da anni copie de 'Il piccolo Principe' in tutte le sue traduzioni e, ad oggi, vanta una raccolta in 200 lingue. Proprio dalle sue ricerche bibliografiche, Gozalo si è imbattuta nella storia del traduttore afgano Ghulam Sakhi Ghairat, che nel 1977 aveva un'edizione del libro in dari, andata distrutta durante un bombardamento della sua casa. "Io mi salvai perchè ero a New York", raccontò l'uomo, oggi Direttore della Scuola diplomatica di Kabul, al ministro della Difesa spagnolo Carme Chacon."Il giorno del mio compleanno ho chiesto ai miei amici di aiutarmi a finanziare la traduzione in dari de 'Il piccolo Principe', invece di farmi un regalo, in modo da regalarlo a donne e bambini afgani", ha raccontato Gozalo a El Pais. Sono così stati raccolti 2.500 euro per 5.000 copie della traduzione di Sakhi. Quindi la collezionista si è rivolta al ministro della Difesa per chiedere che fossero i militari a "distribuirlo nelle scuole, nelle biblioteche, tra le donne e i bambini". Il ministero ha accolto con entusiasmo la proposta e così Gonzalo è volata in Afghanistan per assistere alla consegna."Nessun ragazzo aveva potuto leggere fino ad oggi 'Il piccolo Principe'. Ora sì - ha detto Gozalo - impareranno così i valori del libro: onestà, lealtà, amicizia. Il traduttore mi ha detto che la cosa più importante per gettare le basi per la sicurezza del Paese, in modo che i bambini non finiscano nei campi di addestramento talebani, è l'istruzione".
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