Ambiente/ A Milano lo spazzino di via lo paga lo sponsor

Ambiente/ A Milano lo spazzino di via lo paga lo sponsor Caccia ai privati: dovranno sborsare 40 mila euro l'anno

Milano, 28 set. (Apcom) - Milano come Londra: per tenere pulita la città il capoluogo lombardo imita la City e chiede aiuto ai privati. Uno sponsor "adotterà" il proprio spazzino di via, una sorta di vigile di quartiere che, con ramazza alla mano e pettorina gialla addosso, dovrà vigilare sui cittadini per educarli al rispetto della città anche in quei quartieri abitualmente considerati discariche a cielo aperto.L'iniziativa, la prima di questo genere in Italia, è stata lanciata dall'Amsa, la società che si occupa della gestione dei rifiuti all'ombra della Madonnina e vanta già uno sponsor di peso come la Banca Popolare di Milano. Ma ha incontrato anche il favore dei commercianti deull'Unione del Commercio. "Tutto ciò che contribuisce a tenere Milano più pulita benvenga", diceGiorgio Montingelli, consigliere delegato per il territorio dell'Unione del Commercio che è in trattative con l'Amsa per reperire nuovi sponsor.La popolare milanese, oggi presieduta da Massimo Ponzellini, si farà carico del costo annuo dello spazzino di via, un esborso di circa 40 mila euro. In cambio il primo e per ora unico spazzino di via regolarmente assunto dall'Amsa, sorveglierà dalle 10 alle 17 di ogni giorno la zona di via Padova, dove la pulizia non la fa proprio da padrona e soprattutto la Bpm conta molti dei propri sportelli. In più sulla pettorina dello spazzino di via la Bpm metterà in bella mostra il logo dell'istituto, un modo come un altro per la banca per testimoniare la propria vicinanza alle esigenze del territorio.Tra i commercianti per ora, al di là del plauso, non ci sono sponsor volontari. "Anche perchè - spiega Montingelli - si tratta di una bella cifra da sborsare. Noi crediamo che a saranno piuttosto le aziende fornitrici degli esercizi commerciali milanesi a sponsorizzare questa iniziativa. Noi abbiamo già una esperienza simile in via Solferino con la Caritas". Nè intravede il rischio di una privatizzazione di un servizio che deve essere a carico del pubblico. "Non credo ci sia questo rischio - spiega - anche perchè questo è un servizio aggiuntivo che non sostituisce le normali attività di pulizia delle strade. Più che altro qui c'è uno scopo educativo. E noi tutto quello che può rendere Milano più pulita lo salutiamo con favore".L'obiettivo, come spiegano dall'Amsa, è quello di sensibilizzare sempre di più i cittadini alla pulizia e al rispetto degli spazi pubblici. Per questo lo spazzino di via dovrà diventare un vero e proprio riferimento per gli abitanti, senza sostituirsi alle normali attività svolte dall'Amsa per pulire la città.

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