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Lunedì 06 Dicembre 2010
Calcio/ Petrucci: Sciopero calciatori assurdità, fuori dal mondo
Calcio/ Petrucci: Sciopero calciatori assurdità, fuori dal mondo Il presidente del Coni contro l'Aic: "Non è per i più deboli"
Roma, 6 dic. (Apcom) - Lo sciopero dei calciatori di Serie A, proclamato per il prossimo weekend dell'11-12 dicembre, è secondo Gianni Petrucci "una assurdità". Il presidente del Coni prende una dura posizione nei confronti dell'Assocalciatori e, dai microfoni di Radio Anch'io lo Sport, auspica una soluzione diversa. "Non sono ottimista o pessimista, sono realista", ha detto Petrucci. "Ho fiducia nel presidente della federcalcio Giancarlo Abete e mi auguro che prevalga il buon senso. Fare questo sciopero significa non rendersi conto del momento che sta attraversando il paese e il resto del mondo. Avere proclamato uno sciopero del genere significa non aver letto i giornali". Il calcio, secondo il presidente del Coni, "è una cosa pubblica" e, oltre tutto, "si dice che si fa sciopero per i più deboli, ma domenica i più deboli giocano".E' l'Aic, quindi, secondo Petrucci, ad avere imboccato una strada sbagliata: "Si dice che tutti i calciatori sono d'accordo, ma non è stata fatta un'assemblea. Credo che dopo questa questione, debba essere rivista tutta la materia. Abete convocherà le parti, tutti dovranno andare senza pregiudizi perché questa giornata si deve giocare. Sarebbe bruttissimo fermarsi per l'immagine, per il calcio italiano e per tutti. Non vogliamo passare alla storia come il paese che non si rende conto di quello che sta accadendo intorno".
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