Camorra/ 'Colpo' ai Sarno, 18 ordinanze di cattura e 3 ricercati

Camorra/ 'Colpo' ai Sarno, 18 ordinanze di cattura e 3 ricercati Estorsioni e raid violenti contro parente di un pentito

Napoli, 26 nov. (Apcom) - Ancora un `colpo' dello Stato al potere del clan Sarno dopo le `retate' dello scorso giugno e luglio. Sono 18 le ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip di Napoli su richiesta della Dda partenopea nei confronti di componenti di vertice di gregari del gruppo criminale che ha la sua roccaforte nel quartiere Ponticelli di Napoli, ma che ha potenti ramificazioni nell'intera provincia. Di queste 15 sono state eseguite all'alba dai carabinieri, mentre altre tre persone sono ancora ricercate.Gli episodi contestati sono di varia natura: si va dalla "reiterata, feroce e brutale" aggressione fisica e armata nei confronti di un familiare del pentito Davide Montefusco, da parte di alcuni affiliati di secondo piano del clan, fiancheggiati da uno dei rampolli di Giuseppe Sarno, il figlio minore Antonio detto `Toni Toni'. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il giovane, ripudiata la scelta dei suoi familiari che avevano deciso di collaborare con la giustizia, imperversa nel Rione De Gasperi di Ponticelli, zona di origine e d'influenza del clan, `sgasando' con la sua motocicletta a quattro marmitte e inscenando una sorta di danza rituale per dimostrare la sua presa di distanza delle decisioni del padre e del fratello e richiamando l'attenzione su quale fosse l'atteggiamento che l'organizzazione criminale riservava agli `infami'.La vittima, dopo essere stata indotta a barricarsi in casa in seguito a un'azione armata, è costretta alla fine ad abbandonare la sua abitazione depredata e devastata dalla furia cieca dei suoi assalitori per trovare riparo in un domicilio segreto messo a disposizione dai militari dell'Arma. Da quel momento, si è verificata una vera e propria appropriazione dei beni lasciati dai familiari di Montefusco e dal cognato Raffaele Cirella, esponente apicale del clan e anch'egli collaboratore di giustizia. Vengono, inoltre, contestati una serie di episodi estorsivi ai danni di operatori commerciali di Cercola e dei venditori ambulanti del mercatino rionale del quartiere Carovita di Cercola, settore monopolizzato dal clan Sarno. Il clan, nonostante fosse disarticolato da una serie di arresti e di operazioni di polizia, è stato quindi in grado di destabilizzare e insinuarsi nel tessuto sociale dei territori da loro controllati. E' ipotizzato, ad esempio, che Vincenzo Sarno, nonostante fosse detenuto, fosse ancora uno dei reggenti indiscussi del clan.

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