Caso Ruby/ Corsera e Messaggero: Berlusconi chiamò in Questura

Caso Ruby/ Corsera e Messaggero: Berlusconi chiamò in Questura Quotidiani riportano stralci della relazione inviata al Viminale

Roma, 30 ott. (Apcom) - Una telefonata che il capo di gabinetto della Questura di Milano Pietro Ostuni non dimenticherà mai. Il Corriere della Sera e Il Messaggero pubblicano in prima pagina alcuni stralci della relazione inviata dalla Questura di Milano al Viminale e riportano la telefonata che sarebbe arrivata da palazzo Chigi dopo le 23 del 27 maggio scorso.A chiamare, scrive il Corriere della Sera "è un uomo che si qualifica come il caposcorta del presidente del Consiglio. E subito chiarisce il motivo della telefonata. 'So che da voi c'è una ragazza che è stata fermata. E' una persona che conosciamo bene'". Poi il caposcorta, che avrebbe fornito anche le generalità della ragazza, la giovane Ruby che era stata portata in questura per furto, "si informa su quanto è accaduto" prosegue il Corriere. "Ostuni inizialmente resta sul vago. E allora il caposcorta è più esplicito: 'anche il presidente la conosce, anzi aspetta che te lo passo'", scrive il quotidiano.Dall'altro capo del telefono, secondo la relazione inviata al Dipartimento di Pubblica Sicurezza dalla Questura di Milano e riportata da Il Messaggero e dal Corriere, il presidente del Consiglio in persona. "Dottore - spiega Berlusconi secondo quanto scrivono entrambi i quotidiani - volevo confermare che conosciamo questa ragazza, ma soprattutto spiegarle che ci è stata segnalata come parente del presidente egiziano Mubarak e dunque sarebbe opportuno evitare che sia trasferita in una struttura di accoglienza. Credo - prosegue la telefonata del premier secondo Corsera e Messaggero - sarebbe meglio affidarla a una persona di fiducia e per questo volevo informala che entro breve arriverà da voi il consigliere regionale Nicole Minetti che se ne occuperà volentieri".

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