Caso Ruby/ Maroni: Tutto regolare, ma io non avrei telefonato

Caso Ruby/ Maroni: Tutto regolare, ma io non avrei telefonato "Nemmeno per un mio amico che supera limiti velocità"

Roma, 21 nov. (Apcom) - La questura si è comportata in maniera regolare, in occasione del fermo di Ruby, la giovane marocchina che ha partecipato ad alcune feste nella villa di Berlusconi, ma certamente la telefonata era meglio non farla. Lo dice il ministro dell'Interno Roberto Maroni, durante la trasmissione 'In 1/2 ora'. "Io sono stato dalla parte della polizia e l'ho subito difesa dagli attacchi sconsiderati di tanti, compreso il pm Fiorillo che ha detto che la polizia ha violato le sue direttive e ha subito le pressioni della telefonata. Dai verbali risulta che tutto si è svolto regolarmente, risulta dalle indagini e dalle dichiarazioni del capo della procura di Milano Bruti Liberati. Per me l'importante era capire se la telefonata, la pressione, abbia portato a un comportamento diverso da quello previsto dalle leggi e io mi sono sentito dire nella sede più solenne, il Parlamento, che la questura, gli uomini e le donne della questura, si sono comportati direttamente".Conclude Maroni: "Dopodiché io non ho mai fatto e non farò mai telefonate nemmeno per qualche mio amico a cui hanno sospeso la patente perché andava a 140 all'ora".

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