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Mercoledì 27 Ottobre 2010
Crisi/ Acri: Italiani preoccupati, cresce pessimismo sul futuro
Crisi/ Acri: Italiani preoccupati, cresce pessimismo sul futuro Meno fiducia in ripresa. Ma 55% è soddisfatto propria situazione
Roma, 27 ott. (Apcom) - La lenta e graduale uscita dalla crisi ha reso gli italiani prudenti e preoccupati, con un crescente pessimismo sul futuro dell'economia. È lo scenario delineato nella decima indagine 'Gli italiani e il risparmio' realizzata dall'Acri (con l'Ipsos) per la Giornata mondiale del risparmio, in programma domani. C'è quindi un atteggiamento di "attendismo prudente e preoccupato", che pare legato a disillusione e a scarsa visibilità sul futuro. Il paese viene percepito come poco reattivo alla crisi (i pessimisti sul futuro dell'economia sono il 41%, contro il 30% di ottimisti), ma anche sulla ripresa globale gli italiani fanno affidamento meno che in passato.Sull'economia in generale, l'ottimismo prudente del 2009 (il 55% di ottimisti contro il 29% di pessimisti) rimane maggioritario ma assai ridimensionato: il 45% di ottimisti contro il 37% di pessimisti, e in particolare al Centro gli ottimisti passano dal 57% del 2009 al 39% del 2010. E se pochi italiani (6%) dicono migliorata la propria situazione economica, i soddisfatti crescono di 2 punti percentuali rispetto al 2009 (dal 54% al 56%) e dall'inizio della crisi addirittura di 5 punti percentuali (nel 2007 e nel 2008 erano il 51%). In particolare aumentano nel Nord-est (+9 punti dal 2009) e nel Nord-ovest (+5 punti), mentre Centro e Sud sono assenti da questo recupero.(segue)
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