Droga/ Al via test volontari parlamentari, si sottopongono in 28

Droga/ Al via test volontari parlamentari, si sottopongono in 28 E' polemica. Casini lo fa, Cicchitto dice no a logica perversa

Roma, 10 nov. (Apcom) - Al via ieri i primi test antidroga volontari per i parlamentari. Nel primo giorno, è il bilancio del sottosegretario Carlo Giovanardi, promotore dell'iniziativa, sono stati 28 tra deputati e senatori a sottoporsi all'esame sulle urine e sui capelli. Tra i primi, il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini, che si è presentato al presidio sanitario di Palazzo Chigi.Bisogna che ciascuno si assuma le sue responsabilità. Oggi questo test è meglio di niente, anche se è solo un fatto simbolico", ha detto Casini, ricordando che l'Udc nella scorsa legislatura aveva proposto di rendere il test "obbligatorio per i parlamentari", ma l'idea non è passata.Di parere opposto il presidente dei deputati del Pdl, Fabrizio Cicchitto, che fa sapere di non avere alcuna intenzione di sottoporsi al test: "Non ho nulla da temere", premette ma spiega di dire 'no' ad una "logica perversa". "A parte il fatto che, qualora si entrasse in questo ordine di idee, allora il controllo dovrebbe riguardare, per avere un senso, tutta la classe dirigente del Paese, dai parlamentari ai presidenti di Regione, ai sindaci delle città di una certa dimensione, ai magistrati, agli alti ufficiali dell`Esercito, delle forze dell`ordine e ai presidenti e agli amministratori delegati delle grandi imprese; a me sembra - dice Cicchitto - che ciò che spinge a questa misura sia fondamentalmente un grave complesso d`inferiorità".A spegnere sul nascere le polemiche nella maggioranza è l'ispiratore dell'iniziativa, il ministro della Difesa Ignazio La Russa. "Quello che ha detto Cicchitto va nella linea che ho sostenuto io, cioè che non è obbligatorio", osserva. "Cicchitto - riferisce - ha detto che non lo farà, difatti io non ho previsto l'obbligatorietà. Credo che nessuno dubiti dei comportamenti di Cicchitto se non farà il test. Se fossero altri a non sottoporsi invece - conclude il ministro - ci sarebbe un legittimo sospetto".Di una "presa in giro" parla il leader di Rifondazione comunista Paolo Ferrero. E la responsabile Pari opportunità del Pd Vittoria Franco fa sapere: "Farò il test quando si deciderà di rendere noti i risultati, senza rendere pubbliche le informazioni questa iniziativa è solo un'ennesima spettacolarizzazione".Red/Polnov 09

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