G20/ Summit finanze ritrova coordinamento: intese su Fmi e cambi

G20/ Summit finanze ritrova coordinamento: intese su Fmi e cambi Più peso a emergenti nel Fondo, no a svalutazioni competitive

Gyeongju, Corea del Sud, 23 ott. (Ap) - I grandi paesi avanzati ed emergenti rispondono agli scetticismi riaffermando con forza la loro volontà di perseguire politiche "coordinate" sull'economia, perché "tenuto conto dell'interdipendenza" che ormai lega tutti i sistemi fare altrimenti "porterebbe a conseguenze peggiori per tutti". La ripresa economica globale prosegue, ma con una dinamica che resta "fragile e diseguale", avvertono ministri delle Finanze e i banchieri centrali del G20, da Gyeongju, in Corea del Sud, al termine di un vertice preparatorio delle riunioni tra leader globali che si terrà l'11 e 12 novembre a Seul.E oggi in Corea ci sono due accordi chiave. La riforma delle quote di rappresentanza nel Fondo monetario internazionale, che fa salire il peso dei giganti emergenti del 6 per cento circa, mentre l'Italia, assieme agli altri 10 stati azionisti più rilevanti mantiene il suo seggio. E soprattutto è stato trovato un accordo che sembra voler districare il nodo di dispute che si era creato nelle scorse settimane sui cambi: il G20 concorda nell'astenersi da "svalutazioni competitive" delle monete, impegnandosi invece a "muovere verso un sistema di tassi di cambio valutari maggiormente determinato dal mercato". In questo modo i responsabili economici sembrano smentire gli scetticismi e i timori sul perduto coordinamento globale che si erano moltiplicati alla vigilia del vertice.

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