Giappone/ Terremoto ha causato peggior calo industria da 60 anni

Giappone/ Terremoto ha causato peggior calo industria da 60 anni Produzione marzo -15,3%, Banca centrale taglia previsioni Pil

Tokyo, 28 apr. (TMNews) - Il devastante terremoto di marzo in Giappone ha demolito anche la produzione industriale, che risulta crollata del 15,3 per cento rispetto a febbraio secondo i dati ufficiali diffusi oggi: questo crollo registrato a marzo è il nuovo record negativo nelle serie storiche statistiche nell'Arcipelago, che nel caso della produzione industriale risalgono fino al lontano 1953. Un dato che mette in rilievo la durezza dell'impatto del cataclisma sull'economia del Sol Levante, che l'11 marzo scorso ha subito una scossa sismica di magnitudo 9 seguita da un terribile tsunami.Il tutto ha bloccato buona parte dell'industria, soprattutto nel nord-est del paese, l'area più danneggiata, e di recente il governo ha stimato a 25.000 miliardi di yen i danni, circa 210 miliardi di euro, ma senza contare le conseguenze delle fughe radioattive dalla disastrata centrale nucleare di Fukushima.Un disastro anche economico che si riflette nelle nuove previsioni della Banca del Giappone: la stima sul Pil 2011-2012 è stata tranciata di un intero punto percentuale - in Giappone l'anno fiscale inizia proprio a marzo - e in questo modo la crescita si limiterà a un flebile 0,6 per cento. All'opposto però, a riflesso degli attesi effetti dovuti alla ricostruzione, le stime sul 2012-2013 sono state riviste al rialzo, di 0,9 punti con la crescita ora attesa al 2,9 per cento.Intanto anche i dati di bilancio diffusi da alcune società nippon riflettono in certi casi ricadute del cataclisma. Mazda ha messo le mani avanti riferendo di un ampliamento delle perdite sul 2010-2011 a 60 miliardi di yen, circa mezzo miliardo di euro, anche se il dato incorpora anche alcune poste negative fiscali una tantum. Fujistu ha riportato un utile in calo del 40 per cento, a 11,6 miliardi di yen, imputandolo proprio al terremoto. Altre società però hanno fornito cifre meno allarmanti, come Panasonic che è tornata in utile con 74 miliardi di yen, anche se proprio oggi ha annunciato un colpo di scure occupazionale, 35.000 posti di lavoro in meno a livello globale a seguito dell'inglobamento di Sanyo. Honda ha riferito di un risultato netto raddoppiato a 534 miliardi di yen, anche se però a seguito del sisma ha evitato di rivedere al rialzo le previsioni sull'anno in corso.La situazione resta difficile e ora, ai timori sul disastro radiazioni a Fukushima, se ne aggiungono di nuovi sull'amianto. Si teme infatti che i cumuli di macerie risultanti dalle devastazioni possano contenere ingenti quantità di questa sostanza altamente tossica, che rischia ora di diffondersi nell'ambiente. Intanto almeno per ora i dati sulla disoccupazione restano rassicuranti: a marzo è rimasta ferma al 4,6 per cento. (con fonte Afp)

apcom

Giovedì 28 Aprile 2011

Giappone/ Terremoto ha causato peggior calo industria da 60 anni

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