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Domenica 15 Novembre 2009
Giustizia/ Fini: Si può riproporre Lodo con legge costituzionale
Giustizia/ Fini: Si può riproporre Lodo con legge costituzionale Opposizione frena su correzione a ddl 'salvapremier'
Roma, 15 nov. (Apcom) - Gianfranco Fini apre alla 'terza via'propugnata dal leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini: lariproposizione del lodo Alfano, cioè dello scudo contro iprocessi per le alte cariche dello Stato, ma con leggecostituzionale. Intervistato a 'In 1/2 ora' su Raitre, ilpresidente della Camera precisa che una simile ipotesi puòviaggiare in parallelo con il ddl sui processi brevi: "Non sonodue ipotesi alternative una all'altra"."Non avrei nulla in contrario - afferma Fini - qualora siavviasse, come ho visto che anche il presidente Casini ha fatto,una riflessione sulla possibilità di ripresentare, nel rispettodell'articolo 77 della Costituzione, quindi con legge nonordinaria ma costituzionale, ripresentare una sorta di lodo perle alte cariche".L'apertura della terza carica dello stato arriva dopo che anche erano aumentati i dubbi sul 'processo breve', che l'opposizione identifica ormai come 'salvapremier'. Dopoil presidente del Senato Renato Schifani che ieri si è affidato al lavoro di deputati e senatori, che potranno "migliorare i testi per renderli invulnerabili alle censure eventuali della Corte costituzionale", oggi anche il ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola e il deputato Pdl, nonchè avvocato del premier Gaetano Pecorella, avevano ipotizzato una correzione del testo o la riproposizione del Lodo Alfano con una legge costituzionale. Ma dall'opposizione arriva l'alt del segretario Pierluigi Bersani: il testo "non è migliorabile".La strada del processo breve però "va perseguita in ogni caso, perchè è una questione di civiltà, mentre per tutelare le alte cariche dello Stato è ormai arrivato il tempodi riproporre per via costituzionale il lodo Alfano riveduto ecorretto secondo le indicazioni che ci ha dato la Consulta", aggiunge Pecorella. Una ipotesi rilanciata anche dall'Udc: un nuovo lodo Alfano, stavolta votato con legge costituzionale.
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