Giustizia/ Manifesto Anm: Non siamo a ordini del potere politico

Giustizia/ Manifesto Anm: Non siamo a ordini del potere politico Sciopero? Palamara: "Vedremo, serve senso responsabilità"

Roma, 28 ott. (Apcom) - "In democrazia i magistrati non sono agli ordini del potere politico, la Costituzione non appartiene alla maggioranza del potere politico, le istituzioni si confrontano con rispetto reciproco, e non sono accettabili il sistematico insulto; l'ostentato disprezzo verso l'altro". Si apre così il manifesto che oggi verrà affisso dall'Associazione nazionale in tutte le sedi delle assemblee terriotirali nelle quali i magistrati daranno "libero sfogo alle preoccupazioni e alle frustrazioni" dovute all'attuale clima che regna nel comparto.Il presidente dell'Anm, Luca Palamara, parteciperà all'assemblea di oggi, mentre il segreterio sarà a Roma, nell'Aula magna della corte d'appello. I magistrati, ha fatto sapere Palamara, "sono al centro della pressione e dell'aggressione: vogliamo manifestare come la magistratura su questi temi sia compatta ed unita". Le assemblee di oggi, comunque, saranno anche il momento di un serrato confronto interno alla magistratura sull'ipotesi di sciopero, una estrema ratio che la base delle toghe chiede da tempo e che il Cdc ha invece posticipato, semmai, a dopo il lavoro di sintesi delle assemblee di domani. "Quanto accadrà domani (oggi ndr) - ha sintetizzato Palamara - sarà indicativo in questo senso. Tutto quello che stiamovivendo sta creando malcontento tra i magistrati: ora però è quanto mai importante usare senso di responsabilità e coinvolgere i colleghi nella discussione"Nel mondo delle toghe, brucia ancora l'insulto per il 'trattamento' riservato al giudice estensore della sentenza sul lodo Mondadori, Raimondo Mesiano, tanto che nel manifesto vi è un esplicito riferimento. "Tutti hanno diritto di criticare - si legge - anche nel modo più aspro ed acceso i provvedimenti dei magistrati. A nessuno però sono consentito l'attacco e l'invasione della sfera privata del magistrato, solo perchè ha emesso una decisione a taluno gradita".

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