Governo/ La stampa estera sul giorno del voto: "tortura romana"

Governo/ La stampa estera sul giorno del voto: "tortura romana" Per The times, Berlusconi è un "peso" per l'Italia

Roma, 14 dic. (Apcom) - La stampa estera segue con attenzione gli sviluppi della situazione politica italiana anche se nessuno se la sente di azzardare previsioni definitive.Il FINANCIAL TIMES titola in prima pagina "Tortura romana" e un articolo spiega come "i mercati si preoccupino per uno stallo politico prolungato.Il TIMES dedica al caso Italia un editoriale. "Silvio Berlusconi è diventato un peso per l'Italia" scrive il Times che non esclude che Berlusconi, "sopravvissuto già a decine di scandali sessuali" possa farcela ancora una volta. Sia come sia, commenta il quotidiano conservatore, bisognerebbe tenere presente la più ampia situazione di crisi. "Lo spettro del contagio dai paesi più deboli dell'eurozona fa sì che anche i più convinti detrattori di Berlusconi debbano pensarci due volte prima di sbarazzarsi di lui". Però la storia, la storia di questi ultimi diciassette anni, non parla a suo favore. "sotto la sua leadership l'Italia è crollata in tutti gli indici economici e di libertà economica". In sostanza, conclude il giornale, "Berlusconi non è solo imbarazzante per il suo paese, è anche un peso... Delle abitudini è difficile liberarsi, ma Berlusconi per l'italia è diventa un'abitudine troppo costosa".Di "Un conflitto che ormai è andato troppo avanti" parla il GUARDIAN in un articolo di analisi che mentre ipotizza che Berlusconi otterrà la fiducia si giudica la situazione italiana comunque insostenibile. "L'Italia, in verità, non ha più un governo dalla primavera 2009, quando sono iniziati a scoppiare gli scandali sessuali sul premier...i conflitti di interessi determinati dal fatto di avere Berlusconi come leader sono ormai troppo grandi. L'Italia ha bisogno di nuove elezioni e di un nuovo leader, e Berlusconi dovrebbe finalmente fare i conti con la giustizia in tribunale".LE MONDE infine evoca la "paura del vuoto" per spiegare la poco invidiabile peculiarità del caso italiano. La parabola di Berlusconi è probabilmente giunta al termine, dice il giornale francese, "ma l'assenza di un'alternativa credibile resta il miglior asso nella manica di Berlusconi".

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