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Lunedì 22 Febbraio 2010
Gruppo Facebook contro bimbi Down, sono 38mila in Italia
Gruppo Facebook contro bimbi Down, sono 38mila in Italia
Nasce 'Down' un bimbo su 1.200, vivono circa 62 anni
Roma, 22 feb. (Apcom) - Un gruppo su Facebook contro i bambini Down. Il gruppo, con oltre 800 membri, ha messo su un sito che si intitola "Deridiamo i bambini Down". Sul sito la foto di un bel bimbo che ha le caratteristiche della malattia sulla cui fronte è scritto 'scemo'. "E' l'unica fine che meritano questi parassiti", si legge nella didascalia sotto la foto. La 'motivazione' del gruppo riportata sulla pagina di Facebook recita: "E' così difficile da accettare questa malattia... perchè dovremmo con vivere con questi ingnobili creature... con questi stupidi esseri buoni a nulla? I bambini down sono solo un peso per la nostra società. Dunque cosa fare per risolvere il problema? Come liberarci di queste creature in maniera civile? Ebbene sì signori... io ho trovato la soluzione: essa consiste nell'usare questi esseri come bersagli, mobili o fissi, nei poligoni di tiro al bersaglio. Una soluzione facile e divertente per liberarci di queste immonde creature".
Ma quanti sono oggi in Italia le persone che soffrono di questa malattia? Secondo i dati dell'Aipd, l'associazione italiana persone Down, in Italia un bambino su 1200 nasce con questa condizione. Grazie allo sviluppo della medicina e alle maggiori cure dedicate a queste persone la durata della loro vita si è molto allungata così che si può ora parlare di un`aspettativa di vita di 62 anni, destinata ulteriormente a crescere in futuro. Si stima che oggi vivano in Italia circa 38.000 persone con sindrome di Down, di cui il 61% ha più di 25 anni. Il nome "sindrome di Down" viene dal nome del dottor Langdon Down, che per primo nel 1866 riconobbe questa sindrome e ne identificò le principali caratteristiche.
La sindrome di Down è una condizione genetica caratterizzata dalla presenza di un cromosoma in più nelle cellule: invece di 46 cromosomi nel nucleo di ogni cellula ne sono presenti 47, vi è cioè un cromosoma n. 21 in più; da qui anche il termine Trisomia 21. Genetico non vuol dire ereditario, infatti nel 98% dei casi la sindrome di Down non è ereditaria. La conseguenza di questa alterazione cromosomica è un handicap caratterizzato da un variabile grado di ritardo nello sviluppo mentale, fisico e motorio del bambino.
Apa
feb 10
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