Immigrati/ Caritas: inconcepibile futuro Italia senza di loro

Immigrati/ Caritas: inconcepibile futuro Italia senza di loro Pittau: parola d'ordine 'inclusione', serve mentalità rinnovata

Roma, 26 ott. (Apcom) - Non è concepibile il futuro dell'Italia senza l'apporto degli immigrati, e questo in ogni campo e settore, dall'economia all'andamento demografico. Sono le conclusioni di Franco Pipttau, coordinatore del dossier statistico immgrazione Caritas e Migrantes presentato oggi a Roma, secondo il quale a fronte dei quasi 5 milioni di mmigrati presenti in Italia "serve una mentalità rinnovata. L`obiettivo dell`integrazione - spiega - è difficile ma irrinunciabile, richiede l`impiego di maggiori risorse e, ancora di più, è necessario un atteggiamento più aperto verso gli immigrati nella consapevolezza che essi sono indispensabili per sostenere l`andamento demografico negativo dell`Italia".Nell`ultimo decennio, a fronte di un aumento di 2 milioni degli ultrasessantacinquenni in Italia, le persone in età lavorativa sono cresciute di solo 1 milione di unità e i minori fino a 14 anni solo di mezzo milione di unità. A metà secolo, secondo le previsioni di Istat e di Eurostat, con l`ipotesi di "immigrazione zero" l`Italia perderebbe un sesto della sua popolazione. Continuando i ritmi riscontrati in questo decennio, nel 2050 gli immigrati supereranno i 12 milioni e incideranno per il 18%.In moltissimi comuni i figli degli immigrati incideranno sulla popolazione scolastica per il 30% o più, come già avviene in diversi Stati membri dell`Ue e, a quel punto, "bisognerà aggiornare le strategie per il mondo della scuola". La parola d`ordine, precisa la Caritas, è "inclusione". "Il vantaggio sarà reciproco in Italia e - aggiunge Pittau - gli effetti positivi si riverseranno anche sui paesi di provenienza tramite le rimesse (6 miliardi e 753 milioni di euro nel 2009)". (segue)

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