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Giovedì 08 Ottobre 2009
Informazione/All'Europarlamento dibattito sulla libertà in Italia
Informazione/All'Europarlamento dibattito sulla libertà in Italia Ma l'attenzione si sposta su libertà di informazione in Europa
Bruxelles, 8 ott. (Apcom) - Il Parlamento europeo terrà oggi aBruxelles, come previsto, un dibattito in plenaria "sulla libertà di stampa in Italia". Ma il fulcro dell'interesse si è spostato: la risoluzione che l'Assemblea voterà a Strasburgo il 21 ottobre avrà probabilmente un altro titolo e un altro segno, perché chiederà nuove regole europee sulla concentrazione dei media e sul pluralismo nell'informazione, piuttosto che concentrarsi solo sulla denuncia della cosiddetta 'anomalia' italiana.Ieri è stato bocciato dalla maggioranza dell'Assemblea iltentativo del Partito Popolare (Ppe) di togliere questo temadall'ordine del giorno del dibattito in Aula . Ma nellaconvulsa giornata in cui si sono succedute diverse conferenzestampa, è cambiata chiaramente la natura del dibattito. Il tema, in origine troppo angustamente nazionale e politicamente connotato, si è allargato progressivamente, sottolineando la necessità di arrivare a un quadro di norme comuni, con una direttiva europea che garantisca il rispetto della libertà di stampa, il pluralismo dell'informazione, e pongalimiti 'europei' alla concentrazione dei media.Allo stesso tempo, almeno secondo il leader dell'Italia deivalori Antonio Di Pietro, presente per l'occasione a Bruxelles,la nuova direttiva dovrebbe stabilire anche delle regole perscongiurare eventuali conflitti d'interessi come quello esistente in Italia fra il potere politico e quello mediatico. ovvero situazioni in cui "il capo del governo è anche proprietario di giornali e delle maggiori testate Tv, e allo stesso tempo è anche controllore e gestore del sistema d'informazione pubblico".Su questa linea si sono ritrovati alla fine, nelle diverse conferenze stampa dei capigruppo, il verde Daniel Cohn-Bendit, il liberaldemocratico Guy Verhofstadt (nel cui gruppo militano gli eurodeputati dell'Idv), il socialista Martin Schulz, e anche - con alcuni importanti distinguo - il popolare Joseph Daul, che ha denunciato, d'altra parte, il tentativo del centro sinistra di strumentalizzare il Parlamento europeo per una "resa dei conti politica nazionale".Con tutta probabilità, la necessità della direttiva Ue sarà "alcuore del dibattito" di domani, come ha detto il capodelegazionedel Pd David Sassoli, e verrà chiesta dall'Aula alla Commissioneeuropea con la risoluzione che verrà votata il 21 ottobre aStrasburgo.
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