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Domenica 25 Ottobre 2009
Iraq/ Massacro a Baghdad: almeno 136 morti, sospetti su Al-Qaida
Iraq/ Massacro a Baghdad: almeno 136 morti, sospetti su Al-Qaida Obama:"Attacchi oltraggiosi, sosterremo iracheni per le elezioni"
Roma, 25 ott. (Apcom) - Baghdad ha sofferto oggi la peggiore carneficina da almeno due anni a questa parte, con un bilancio ancora controverso ma che sembra essere di almeno 136 morti e oltre 600 feriti. La strage è stata provocata da due attacchi suicidi, il primo verso le 10.30 contro gli edifici del ministero della Giustizia e quello delle Municipalità, e il secondo dieci minuti più tardi davanti alla sede del Governatorato di Bagdad.Gli attentatori hanno colpito nel pieno centro della capitale, a poche centinaia di metri dalla superprotetta 'Zona verde' che ospita l'ambasciata americana e l'ufficio del premier Nouri Al-Maliki. Secondo il generale Kassem Atta, portavoce del comando militare della capitale, "i kamikaze hanno usato per il primo attacco un camion con una tonnellata di esplosivo, e per il secondo una automobile con 700 chili di esplosivo".Gli attentati non sono stati rivendicati, ma il premier al-Maliki ha accusato Al-Qaida e i seguaci del partito Baath del defunto dittatore Saddam Hussein: "I crimini del Baath e di Al Qaida non riusciranno a bloccare il processo politico e la tenuta di elezioni", ha affermato il primo ministro, la cui scommessa politica è stata proprio il ripristino della sicurezza nel Paese in vista delle elezioni del prossimo 16 gennaio. Gli attacchi hanno superato in dimensioni l'attentato dello scorso 19 agosto a Baghdad che aveva ucciso 95 persone e aperto una crisi con la Siria, accusata di esserne mandante. Oggi il governo di Damasco ha condannato la strage in una nota ufficiale che parla di "azioni criminali".Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha trasmesso le sue condoglianze al governo iracheno parlando di "attacchi oltraggiosi" che "dimostrano l'agenda di odio e distruzione" di chi li ha compiuti. Secondo Obama, comunque, gli attentati di oggi "non prevarranno sul coraggio e la resistenza del popolo iracheno e la sua determinazione a costruire istituzioni forti". L'America - ha ribadito il presidente in un comunicato - sosterrà gli iracheni "che si preparano per le elezioni l'anno prossimo".(con fonte Afp)
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