Kirghizistan/ Nuove violenze nel Sud: almeno 17 morti

Kirghizistan/ Nuove violenze nel Sud: almeno 17 morti Il governo parla di scontri inter-etnici

Roma, 11 giu. (Apcom-Nuova Europa) - Almeno 17 persone sono rimaste uccise negli scontri scoppiati oggi nella principale città del Kirghizistan meridionale. Secondo il governo provvisorio di Bishkek, insediato sull'onda di una rivolta che ad aprile ha portato alla caduta del presidente Kurmanbek Bakiev, all'origine dei disordini ci sarebbero tensioni interetniche."Il numero di quelli uccisi durante gli scontri di Osh di oggi è salito a 17", ha spiegato un portavoce del ministero ella Sanità all'agenzia di stampa Interfax. In tutto i feriti sarebbero 307, di cui 43 in condizioni gravi. La maggior parte dei feriti è stato centrato da colpi d'arma da fuoco."Gli scontri tra gruppi di giovani sono degenerati in rivolte accompagnate da incendi, distruzione e dall'uso di armi da fuoco. Ci sono stati scontri interetnici", ha spiegato dal canto suo i vicepremier ad interim Azimbel Beknazarov. E' stato proclamato lo stato d'emergenza nell'area e sono stati inviati rinforzi.Il sud, oltre ad avere una complessa composizione etnica, è anche la zona d'origine dell'ex presidente Bakiev, che è riparato in Bielorussia sotto l'ala protettrice del presidente Alexander Lukashenko, il quale finora ha fatto orecchie da mercante alla richiesta d'estradizione partita da Bishkek.

apcom

Venerdì 11 Giugno 2010

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