Mafia/ Governo e maggioranza contro Spatuzza: è vendetta mafiosa

Roma, 4 dic. (Apcom) - Una "vendetta" contro il governo che ha fatto "più di tutti nella lotta alla mafia", un tentativo di "far tornare la sinistra al potere", "tutta spazzatura", "pura follia". Il coro che si leva dalla maggioranza in difesa del premier Silvio Berlusconi e contro il pentito di mafia Gaspare Spatuzza, ascoltato oggi nel processo d'appello che vede imputato il senatore del Pdl Marcello Dell'Utri, è incessante ma ciò che spicca è il commento del presidente della Camera, Gianfranco Fini, che poco più di un mese fa definiva, nell'ormai famigerato 'fuorionda' di Pescara, le rivelazioni del collaboratore di giustizia "una bomba atomica". Oggi, per la terza carica dello Stato, "atomica" è "l'amplificazione mediatica" delle parole di Spatuzza che "senza riscontri puntuali e rigorosi" restano "soltanto parole".Prima ancora che l'udienza a Torino inizi e che il pentito di mafia tiri in ballo "quello di canale 5", Berlusconi si sfoga in consiglio dei Ministri definendo tutto una macchinazione assurda, che colpisce il Governo che più di ogni altro ha fatto nella lotta alla mafia. E tocca al ministro dell'Interno, Roberto Maroni, sempre in Cdm, elencare i numeri di questa lotta: "Il nostro Governo ha arrestato otto mafiosi al giorno, festivi inclusi", dirà Paolo Bonaiuti in una nota più tardi rilevando come sia "del tutto logico che la mafia utilizzi i suoi esponenti per rilasciare dichiarazioni contro il Presidente del Consiglio di un Governo che agisce in maniera così determinata e così concreta nei confronti della criminalità organizzata". E per spiegare "l'antimafia dei fatti" Alfano e Maroni hanno convocato con i vertici del Pdl in Senato una conferenza stampa mercoledì prossimo a Palazzo Madama.L'imputato - dell'Utri - già condannato a nove anni in primo grado, si dice convinto che tutto finirà nel nulla: "Spatuzza è un pentito della mafia, non dell'antimafia, perchè la mafia ha tutto l'interesse a buttare giù un governo che sta lottando contro la criminalità organizzata come mai nel passato", dice dopo l'udienza. Ma a pesare di più sono le parole di Fini che, dopo la bufera scatenata dalla sua conversazione con il pm Nicola Trifuoggi 'rubata' fuorionda e poi diffusa qualche giorno fa, oggi afferma: "L'atomica amplificazione mediatica delledichiarazioni di Spatuzza non deve far passare in secondo pianoun elementare princìpio di civiltà giuridica: senza riscontripuntuali e rigorosi, che è dovere dei magistrati individuare, leaccuse restano soltanto parole".Dai Verdi e dal Prc arriva la richiesta di dimissioni del presidente del Consiglio mentre l'opposizione parlamentare praticamente tace. "Non fate fare il magistrato a me, cheho già tanti altri mestiere da fare tranne quello. Tocca ai giudici valutare le dichiarazioni di un pentito: non ho da aggiungere altro", si limita a dire, interpellato, Pier Luigi Bersani, segretario del Pd che poi in serata diffonde una nota del responsabile Giustizia Andrea Orlando che invita a "non strumentalizzare". Tace l'ex pm Antonio Di Pietro. Per l'Idv parla il capogruppo alla Camera, Massimo Donadi: "La politica taccia e lasci lavorare la magistratura. Dalle parole di Spatuzza emerge un quadro inquietante ed oscuro".