Marrazzo/ Election day, Berlusconi mette tutti d'accordo

Marrazzo/ Election day, Berlusconi mette tutti d'accordo Consiglio regionale dai toni accesi, poi passo indietro del Pdl

Roma, 29 ott. (Apcom) - E' stato un consiglio regionale dai toni accesi, che si è aperto con la lettera di dimissioni di Piero Marrazzo, una missiva in cui spiega che "le mie condizioni personali di sofferenza estrema non rendono più utile per i cittadini del Lazio la mia permanenza alla guida della Regione". "Parole che non avrei mai voluto leggere", ha commentato il presidente del consiglio regionale, Bruno Astorre. "Una lezione di stile", per il vice di Marrazzo, Esterino Montino.Ma il tema al centro della giornata di ieri è stato quello della data delle elezioni. Il centro sinistra puntava a evitare le elezioni anticipate, minacciando in caso contrario di indirle all'ultimo giorno utile, il 7 e 8 marzo, vale a dire solo tre settimane in anticipo rispetto alla data già programmata, il 27 e 28 marzo. Votare "due volte nel giro di pochi giorni" sarebbe "uno spreco inaudito di denaro pubblico che né noi né lo Stato possiamo permetterci", ha ammonito Montino, annunciando l'avvio di un giro di consultazioni tra le forze politiche. Una ammonizione rispedita al mittente dal Pdl."Non abbiamo richiesto - ha affermato Fabio Armeni, capogruppo di Forza Italia Pdl nel suo intervento - le dimissioni di Marrazzo ma un atto di chiarezza istituzionale e di coerenza". "Chiediamo i motivi per i quali volete proporci di abbinare le elezioni all'Election day. Abbiamo diritto ad una risposta". Sulla stessa lunghezza d'onda Antonio Cicchetti, capogruppo An-Pdl, che ha offerto la propria disponibilità a votare un bilancio "scheletrico", ma ha sottolineato la necessità di andare a votare "il prima possibile".La polemica si è sciolta come neve al sole quando i consiglieri del centrodestra hanno letto nelle agenzie le dichiarazioni di Berlusconi sull'argomento: "Credo - ha detto il premier - che le elezioni per il rinnovo del Consiglio Nazionale del Lazio debbano tenersi alla data stabilita insieme con quelle delle altre regioni. Anticiparle non avrebbe senso". "Ha ragione Berlusconi - si è affrettato a commentare Robilotta - quando suggerisce che nel Lazio si vada a votare nella stessa data delle altre Regioni. Per fare questo occorre modificare rapidamente la legge elettorale della Regione Lazio. Una modifica che può essere considerata urgente e indifferibile e che quindi si può fare". A quel punto Montino ha iniziato subito quel giro di consultazioni che aveva annunciato, raccogliendo "segnali da parte di alcuni esponenti del centrodestra.

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