M.O./ Abu Mazen pessimista su rilancio pace dopo visita Clinton

M.O./ Abu Mazen pessimista su rilancio pace dopo visita Clinton Portavoce: "Usa devono costringere Israele a congelare colonie"

Roma, 3 nov. (Apcom) - L'Autorità nazionale palestinese (Anp) si è mostrata oggi pessimista sulle chances di rilancio del processo di pace dopo la visita del segretario di Stato americano Hillary Clinton in Medio oriente. Lo ha detto il portavoce del presidente palestinese Abu Mazen (Mahmoud Abbas), secondo cui i tentativi di Clinton di rassicurare i palestinesi sul contenzioso sulle colonie israeliane "non è sufficiente"."Il fatto che Clinton abbia fatto marcia indietro, in particolare sul gelo parziale delle colonie, non è sufficiente per rilanciare i negoziati con Israele", ha detto il portavoce Nabil Abu Rudeina. "L'amministrazione (americana) deve costringere Israele a congelare tutte le colonie (...), compresa la loro 'crescita naturale' e la colonizzazione di Gerusalemme Est", ha aggiunto il portavoce. Abu Rudeina ha così contraddetto il ministro degli Esteri dell'Anp, Riyad al-Malki, che ieri sera aveva giudicato "soddisfacenti" le spiegazioni del capo della diplomazia americana.Clinton nei giorni scorsi aveva dapprima gelato i palestinesi e le speranze di rilancio del processo di pace affermando che cui l'offerta israeliana di ridurre gli insediamenti, pur non congelandoli, "avrebbe un effetto significativo". La posizione americana - aveva poi corretto il tiro Clinton, "non è cambiata: gli Stati Uniti non accettano la legittimità della prosecuzione degli insediamenti israeliani".(con fonte Afp)

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