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Domenica 06 Giugno 2010
Mondiali/Calca all'amichevole Nigeria-Corea,salgono a 15 i feriti
Mondiali/Calca all'amichevole Nigeria-Corea,salgono a 15 i feriti
Poliziotto accusa la Fifa: "Biglietti gratis, ecco il risultato"
Tembisa (Sudafrica), 6 giu. (Ap) - E' salito a 15 il numero di persone che secondo la polizia sono rimaste ferite in seguito all'accalcamento dei tifosi ai cancelli d'ingresso dello stadio Makhulong, vicino a Johannesburg, dove questo pomeriggio era in programma un'amichevole pre Mondiale fra Nigeria e Corea del Nord. Lo stadio è dotato di dodicimila posti a sedere. Uno dei feriti è un poliziotto.
Lo ha detto il tenente colonnello Eugene Opperman ai cronisti presenti allo stadio. "I biglietti d'ingresso erano distribuiti gratis fuori dallo stadio, la gente si è accalcata davanti ai cancelli perchè voleva ei biglietti e voleva entrare", ha spiegato l'ufficiale. "Sfortunatamente in questa situazione i cancelli sono stati aperti e la gente ha travolto altra gente". Il colonnello Hangwani Mulaudzi ha quindi specificato che essendo stato assegnato alla Nigeria il ruolo di squadra ospitante, spettava a questa gestire la sicurezza attorno allo stadio. Una volta che la situazione è degenerata, è intervenuta la polizia locale.
La prima corsa impazzita all'interno dell'impianto si è scatenata quando sono stati aperti i cancelli. Quindi la polizia ha ordinato la chiusura di questi, ma quando sono stati riaperti si è scatenata una seconda ondata di tifosi, con il risultato che quelli che erano già all'interno si sono ritrovati travolti. Mentre fuori si verificavano questi episodi, Nigeria e Corea erano schierate in campo per gli inni nazionali. I giocatori non si sono pertanto accorti di quanto stava accadendo. Secondo un poliziotto presente allo stadio, la causa della calca sarebbe da addebitare alla Fifa. Gli uomini della sicurezza del Mondiale non erano infatti presenti trattandosi di un match amichevole. "La Fifa ha voluto l'ingresso gratuito ed ecco cosa è successo", ha detto un poliziotto, mantenendo però l'anonimato.
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