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Giovedì 12 Novembre 2009
Moto/ Crollano le vendite, costruttori chiedono sostegno domanda
Moto/ Crollano le vendite, costruttori chiedono sostegno domanda In un anno il settore ha visto un calo del 27%
Bruxelles, 12 nov. (Apcom) - In calo del 27%, in Europa, le immatricolazioni (per i veicoli superiori a 50 cc) e le registrazioni (cilindrata pari a 50 cc) di veicoli a due ruote, da ottobre 2008 a oggi. In particolare, arretrano i ciclomotori (50cc) segnando un calo del -32%, mentre i veicoli maggiori di 50cc perdono il 24%.A risentire maggiormente di questa situazione di crisi è stato il comparto della componentistica. In Europa, il 10% circa delle aziende produttrici di componenti rischiano il fallimento, mentre sono già molte quelle che hanno chiuso le attività.Sono i dati allarmanti presentati oggi dall`Acem (Associazione Europea Costruttori Motocicli), ad Eicma 2009, il Salone Internazionale del Ciclo Motociclo Accessori di Milano dove politici, costruttori e rappresentanti della società civile si sono incontrati per esaminare gli effetti che la la crisi economica sta avendo sul settore, e per proporre misure per superarla. L`audizione pubblica, voluta dal Comitato Economico e Sociale Europeo (Cese), intende proporre raccomandazioni alle Istituzioni Europee con l`obiettivo di mantenere e promuovere la competitività e l`impiego nel settore.Jacques Compagne, Segretario Generale dell`Acem ha spiegato che "il settore del motociclo sta affrontando una situazione difficile. E` importante che le istituzioni europee siano informate correttamente e puntualmente sulla nostra situazione. Le incertezze - conclude Compagne - non provengono soltanto dall`economia e dalla diminuzione della domanda, ma anche dalla stessa Commissione Europea che sembra esitare nel voler riconoscere la drammaticità di questa situazione".Sulla stessa linea anche Corrado Capelli, Presidente di Confindustria Ancma (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori): "La crisi di vendite registrata in Europa ha di fatto riportato il mercato europeo indietro di 16 anni, con un calo delle vendite di 750.000 unità. Questa situazione ci impone, a livello europeo, una riflessione più ampia mirata a salvaguardare un settore strategico per l`economia", ha detto."In Italia, dopo un avvio di anno difficile - ha spiegato Capelli -, il mercato, grazie soprattutto agli incentivi del Governo, ha recuperato terreno e nell`ultimo mese ha fatto registrare un incremento delle immatricolazioni pari ad un +6,1%. Tuttavia, nonostante questo fondamentale aiuto, il totale delle vendite ha raggiunto nei primi 10 mesi del 2009 quota 465.546 veicoli venduti, pari ad un -5,6% rispetto al 2008. Questo dimostra che nonostante i segnali positivi dell`ultimo periodo è indispensabile non abbassare la guardia e riproporre, magari rimodulandolo, un sistema di sostegno alla domanda".
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