Musica/ Ligabue e la politica: "In Italia non siamo moderni"

Musica/ Ligabue e la politica: "In Italia non siamo moderni" Il cantante racconta la sua infanzia al mensile "Max"

Milano, 28 mag. (TMNews) - Ligabue riflette sulla politica italiana. Il cantante, intervistato dal mensile "Max" per il numero di giugno, afferma che "Il nostro e' un paese in grande difficolta'". Una convinzione inserita all'interno di un piu' ampio discorso, che spazia dalla sua infanzia fino alle sue passioni e al suo senso etico."Sono un idealista - ha dichiarato Liguabue - sono cresciuto in Emilia Romagna in una famiglia comunista che aveva subito il manganello perche' non voleva prendere la tessera fascista". Ma della politica l'interprete di "Certe Notti" ha anche una visione positiva: "Quando ero piccolo, il comunismo era allegria. Le strutture funzionavano, la cultura era gratis e i piu' deboli erano protetti. Insomma, una specie di Eden".Secondo il cantante, pero', la situazione oggi e' molto peggiorata. "Se segui la cronaca - racconta sempre a "Max" - ti prende lo sconforto: non siamo un paese moderno, non riusciamo a progettare il futuro, i ragazzi che vogliono fare ricerca devono andarsene". E aggiunge: "Questo paese non e' di chi lo governa e' di chi lo abita".

apcom

Sabato 28 Maggio 2011

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