Nobel/ Obama: amo il pacifismo, ma faccio il capo di Stato

Nobel/ Obama: amo il pacifismo, ma faccio il capo di Stato Sono qui grazie a Martin Luther King,ma devo difendere mio Paese

Roma, 10 dic. (Apcom) - Una "testimonianza vivente" del lavoro di Martin Luther King, ma anche "un capo di Stato" che deve difendere il suo paese. Così Barack Obama oggi ha parlato di se stesso alla cerimonia di consegna del premio Nobel per la pace, a Oslo. Obama ha ricordato il leader dei diritti civili degli afroamericani ai cui ideali e al cui sacrificio deve la sua elezione, ma anche le responsabilità che ha come capo della nazione più potente del pianeta, e "comandante in capo di una nazione coinvolta in pieno in due guerre"."La violenza non porta mai alla pace duratura - ha detto Obama citando Martin Luther King - non risolve i problemi sociali: ne crea soltanto di nuovi e più complicati". E "come una persona che è qui come conseguenza diretta del lavoro di una vita del dottor King, sono una testimonianza vivente della forza morale della non violenza".Martin Luther King, e accanto a lui Gandhi a cui Obama dedicato un altro tributo. "Ma - ha continuato - come capo di Stato ho giurato di proteggere e difendere la mia nazione, non posso essere guidato soltanto dal loro esempio". Perché - ha spiegato il presidente, "non inganniamoci: il male, nel mondo, esiste. Un movimento non violento da solo non avrebbe sconfitto le armate di Hitler. I negoziati non possono convincere i leader di Al Qaida a deporre le armi: dire che a volte la forza è necessaria non è un appello al cinismo, è un riconoscimento della storia, delle imperfezioni dell'uomo e dei limiti della ragione".

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