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Venerdì 09 Ottobre 2009
Nobel Pace, Obama: Wow... Ma non lavoriamo solo per i premi
Nobel Pace, Obama: Wow... Ma non lavoriamo solo per i premi Piovono le congratulazioni del mondo in mezzo allo stupore
Washington, 9 ott. (Apcom) - Il presidente degli Stati UnitiBarack Obama si è detto "onorato" per essere stato insignito del Premio Nobel per la Pace. E' stato il portavoce di Obama, Robert Gibbs, a telefonare alla Casa Bianca, dove vive e dorme il presidente americano, e a svegliarlo poco prima delle 6 ora locale, meno di un'ora dopo l'annuncio fatto da Oslo. "Wow", ha detto Gibbs ai giornalisti. Intanto il consigliere di Obama, David Axelrod, ha voluto sottolineare che di lavoro da fare ce ne è tanto, si potrebbe dire tutto, osservando che "non si lavora solo per i premi". Obama parlerà in prima persona alle 16.30 ora italiana.Il comitato per il Nobel ha attribuito il riconoscimento a Obama "per i suoi sforzi straordinari per rafforzare la diplomazia internazionale e la cooperazione tra i popoli". Un premio preventivo e di incoraggiamento secondo molti, perché l'amministrazione Obama non è ancora riuscita a ottenere i suoi scopi.Sorpresa per tutti, soddisfazione per alcuni: la notizia si è propagata nel globo anche nei paesi islamici oggi nel riposo del venerdì. Media e tv satellitari hanno subito dato la notizia dell'assegnazione sia in video che sui propri siti on-line, come hanno fatto al Jazeera e al Arabiya.Sono in molti a ritenere che il premio "è arrivato troppo presto": Obama "per ora ha fatto solo promesse" secondo il sito on line di Elaph. Non manca però chi saluta il "coraggioso e saggio leader mondiale, Obama".Il Nobel per la Pace per il 2009 deve incitare il presidente degli Stati Uniti a mettere fine all'ingiustizia nel mondo. E' questo, invece, il primo commento dall'Iran.E dall'Afghanistan, un portavoce dei talebani ha condannato l'attribuzione del Premio Nobel per la pace al presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, che deve decidere tra poco il dispiegamento o meno di rinforzi militari per combatterei fondamentalisti islamici."Ci congratuliamo con Obama per aver vinto il premio Nobel", ha dichiarato Siamak Hirai, portavoce della presidenza afgana, a nome del presidente Hamid Karzai. "Il suo lavoro frenetico e il suo progetto per nuove relazioni internazionali, la sua volontà e i suoi sforzi per creare un'atmosfera di amicizia e buone relazioni, oltre che per la pace nel mondo, ne facevano la persona adatta per ricevere il premio Nobel per la pace".Negli Stati Uniti, la prima reazione del New York Times all'annuncio dell'assegnazione del Nobel per la Pace parla di una "stunning surprise", una "sorpresa impressionante". A sua volta il Washington Post riporta la notizia e non cela un dubbio. "L'annuncio, a meno di nove mesi dall'insediamento di Obama, ha suscitato immediatamente a Oslo questioni tra i giornalisti che si sono chiesti se il comitato dei Nobel non abbia agito prematuramente premiando un leader che ha un'agenda ambiziosa ma non ha fatto ancora molti passi concreti per realizzarla".A Roma, il Consiglio dei ministri ha tributato unapplauso a Barack Obama. Lo ha riferito il premier Silvio Berlusconi nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi. Un Presidente destinatario di tale premio, ha aggiunto il Cavaliere, "è tenuto a un comportamento ecumenico nei confronti di tutti". Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato a Obama un messaggio in cui elogia "la sua visione innovativa e lungimirante dei problemi della pace e della cooperazione internazionale".E piovono le congratulazioni dei leader mondiali. Dalla Francia, Nicolas Sarkozy ha rivolto le sue "più calorose congratulazioni" a Barack Obama, insignito oggi del Premio Nobel per la Pace; un premio che per Sarkozy "consacra il ritorno dell'America nel cuore di tutti i popoli".Dalla Germania, la cancelliera Angela Merkel osserva che il premio costituisce "uno stimolo per il presidente e per tutti noi" a fare ancora di più per la pace". E sottolinea: Obama "In poco tempo è riuscito a instaurare un nuovo tono e permettere una apertura al dialogo".
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