Nomadi/ Milano, giudice: alloggi a rom negati per motivi etnici

Nomadi/ Milano, giudice: alloggi a rom negati per motivi etnici Accolto il ricorso, "violato accordo già stipulato"

Milano, 20 dic. (Apcom) - Il ministero dell'Interno, la Prefettura di Milano e il sindaco del capoluogo lombardo, Letizia Moratti, non hanno voluto assegnare le case popolari ai rom, come prevedeva invece un accordo già stipulato, "in dipendenza dell'origine etnica" dei nomadi che avrebbero dovuto entrare negli alloggi. E' questa in sostanza una delle motivazioni per cui il tribunale civile di Milano ha dato ragione a dieci nomadi milanesi che hanno presentato un ricorso contro Roberto Maroni, Letizia Moratti e il prefetto Gian Valerio Lombardi. Secondo il giudice, Roberto Bichi, come si legge nell' ordinanza, trova riscontro la tesi dei nomadi "circa la motivazione del comportamento omissivo" dell'amministrazione comunale, che non ha assegnato i 25 alloggi, "correlato alla mera constatazione dell'appartenenza all'etnia rom dei beneficiari" degli alloggi.Il giudice inoltre fa riferimento alla "obiettiva constatazione che il diniego all'attuazione delle convenzioni riguarda esclusivamente tutti i soggetti accomunati dall'appartenenza alla medesima etnia". Perciò per il magistrato l'ordinanza emanata serve anche a "impedire che possano trovare spazio nel circuito sociale condotte (...) che, anche indirettamente, determinino una situazione di svantaggio o impediscano il raggiungimento di un legittimo vantaggio a persone, in dipendenza dell'origine etnica". Col suo provvedimento il giudice ha disposto che i dieci appartamenti che erano stati in un primo momento assegnati ai dieci nomadi che hanno fatto ricorso "siano posti a disposizione" dei rom "non oltre il termine del 12 gennaio 2011".

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