Ok unanime Governo a Tremonti, ma assalto contro i tagli rinviato

Ok unanime Governo a Tremonti, ma assalto contro i tagli rinviato Bondi assente polemico a Cdm, per Gelmini solo parte fondi

Roma, 15 ott. (Apcom) - Tutto rinviato al 'Milleproroghe': lì i ministri proveranno l'ultimo assalto a Giulio Tremonti, per riuscire a strappare qualche risorsa in più oltre a quelle stanziate nelle tabelle della Finanziaria. Perchè al Consiglio dei ministri che ha varato la legge di stabilità margini di modifiche non ce ne erano. Tanto che i ministri più colpiti dai tagli non si sono neanche presentati, nonostante i venti di guerra minacciati ieri: Ignazio La Russa era a Bruxelles, Roberto Maroni a Padova, Sandro Bondi alla Galleria Borghese. Assenze, soprattutto quella del titolare della Cultura, che hanno anche un segnale polemico.Del resto era assente anche il premier Silvio Berlusconi, convalescente dopo l'operazione, l'unico che avrebbe potuto - nelle speranze dei ministri - far 'ragionare' Tremonti. Che invece in conferenza stampa può scendere e assicurare che l'ok al ddl è "stato unanime e condiviso". Ma anche oggi la posizione del titolare dell'Economia è stata irremovibile: i tagli sono semplicemente quelli della scorsa Finanziaria, che essendo triennale fissava i finanziamenti anche per gli anni successivi, avrebbe ricordato Tremonti. In questo spalleggiato da Umberto Bossi, che anche in pubblico ha difeso il titolare dell'Economia: "Io lo difendo come sempre. Lui è come Otto von Bismarck, il cancelliere di ferro".

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