Palazzo Chigi/Premier ritocca statue:Mani e pene a Venere e Marte

Palazzo Chigi/Premier ritocca statue:Mani e pene a Venere e Marte Repubblica: Violati da Mibac divieto 'restauri posticci' e tagli

Roma, 18 nov. (Apcom) - "Venere ha riacquistato entrambe le mani. Marte, insieme alla destra, anche il pene perduto da tempo. Miracolo a Palazzo Chigi. Per espressa volontà di Silvio Berlusconi. E in barba alle regole del restauro che vietano ripristini e falsi storici che alterino l'autenticità dell'opera d'arte". Lo scrive oggi, in un reportage sul patrimonio artistico della sede del Governo ,il quotidiano 'la Repubblica', secondo il quale "dopo le polemiche per lo spostamento dal Museo delle Terme di Diocleziano a Palazzo Chigi, una nuova bufera sta per abbattersi su preziosi 1.400 chili di marmo"."Su espressa richiesta del presidente del Consiglio, e su insistenti pressioni del suo architetto Mario Catalano, il ministero dei Beni culturali - racconta il quotidiano diretto da Ezio Mauro - ha portato a termine un'operazione di 'risarcimento' delle parti mancanti della scultura classica che, ritrovata nel 1918 a Ostia, si trova da quest'anno in prestito nella sede del governo. Una scelta che contrasta con la virtuosa via italiana al restauro filologico". E che "cozza con l'attuale regime di austerity che il ministro dei Beni culturali Sandro Bondi e quello dell'Economia Tremonti hanno imposto alla tutela del patrimonio artistico (-46% i fondi per il 2011)". Perchè "è vero - scrive Repubblica- che le spese per il restyling sono a carico della presidenza del Consiglio, ma quei 70mila euro potevano tamponare un intervento di massima urgenza nell'Italia delle mille Pompei che franano invece di essere spesi per un maquillage".Inoltre, si legge ancora, "il celebre gruppo marmoreo, con i ritratti romani di Marco Aurelio e della moglie Faustina innestati sui corpi greci degli dei dell'Olimpo, è stato sottoposto a un intervento di chirurgia estetica che rischia di avere pesanti riflessi negativi sulla scultura del 175 dopo Cristo". Ed anche "sull'immagine della scuola dei restauratori italiani nel mondo".

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