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Martedì 06 Ottobre 2009
Pil/Tremonti:Rimbalzo tra fine anno e inizio 2010,poi incertezza
Pil/Tremonti:Rimbalzo tra fine anno e inizio 2010,poi incertezza Ma successivamente portata della crescita resta incerta
Roma, 6 ott. (Apcom) - L'economia dell'Italia dovrebbe mettere a segno un rimbalzo positivo tra la seconda metà di quest'anno e l'inizio del 2010. Lo ha affermato il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti durante il suo intervento all'International Monetary and Financial Committee, nell'ambito degli incontri annuali di Fondo monetario internazionale e Banca Mondiale. Ma dopo questo rimbalzo "la portata della crescita resta incerta", ha aggiunto, secondo quanto riporta un comunicato dell'Fmi. Oltre alla penisola, la relazione del ministro riguardava Albania, Grecia, Malta, Portogallo, San Marino, e Timor-est."L'economia globale sta gradualmente emergendo dalla peggiore fase negativa degli ultimi sett'antanni - ha rilevato Tremonti aprendo la sua relazione - e i mercati finanziari sono migliorati nei mesi recenti. Ma allo stesso tempo, mentre le maggiori economie avanzate si sono aggiunte a paesi emergenti e in via di sviluppo sulla strada della ripresa, le prospettive restano piene di incertezze rilevanti e di rischi al ribasso".Guardando alla situazione dell'Italia, "la ripresa si stasviluppando in linea con il resto d'Europa". Già dalla tardaprimavera, e ancor più durante l'estate si è assistito ad unmiglioramento degli indicatori economici. "Famiglie e imprese -ha detto Tremonti - hanno mostrato recuperi di fiducia. Laproduzione industriale è migliorata, e le indagini suggerisconoche sia in corso una graduale ricostituzione delle scorte. Nelcorso dell'estate si sono ripresi anche gli ordinatividall'estero"."Questi sviluppi - ha detto il ministro - suggeriscono unrimbalzo dell'attività nella seconda metà dell'anno e all'iniziodel 2010. Successivamente la portata della crescita restaincerta".Per l'insieme del 2009 si profila una contrazione del Pil "del 5 per cento circa - ha osservato il titolare dell'Economia - in ampia misura dovuta alla contrazione avvenuta in inverno". Anche se l'Italia è stata investita in maniera molto meno grave, rispetto ad altri paesi dal collasso dei mercati immobiliari e della finanza, "è altamente esposta agli sviluppi della domanda globale, a causa dell'importanza delle sue esportazioni e del suo settore manifatturiero".Ma allo stesso tempo, "nonostante alcune debolezze il mercato del lavoro ha fatto ben meglio di altri paesi vicini", ha rilevato Tremonti. Inoltre "le misure del governo hanno mitigato l'impatto della crisi sul lavoro e sui segmenti più vulnerabili della popolazione. Durante la crisi sono state adottate misure mirate per sostenere l'economia e assicurare la coesione sociale. Il governo ha adottato provvedimenti per sostenere il flusso di credito, i redditi e i consumi, per estendere la portata degli stabilizzatori, per rafforzare ed accelerare gli investimenti pubblici e incoraggiare quelli dei privati".Il tutto sfruttando misure ad impatto neutro sui conti pubblici, che consentiranno di limitare la crescita del deficit a un livello di circa il 5 per cento del Pil sul 2009-2010, anche in questo caso "meno elevato - ha detto Tremonti - rispetto ad altri paesi europei".
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